Faenza, parla Tabanelli, vicaria dell'ist. Matteucci: «Con il Covid a dura prova la socialità dei ragazzi»

Romagna | 25 Febbraio 2022 Cronaca
faenza-parla-tabanelli-vicaria-dellist.-matteucci-con-il-covid-a-dura-prova-la-socialit-dei-ragazzi
Federica Ferruzzi
«In questi due anni abbiamo fatto tante scoperte: una tra tutte le potenzialità di Internet, che si è rivelato un buon alleato quando non si poteva entrare a scuola. Di contro, però, stiamo facendo i conti con la socialità perduta dei ragazzi: molti di loro non riescono a stare in classe perchè hanno perso l’abitudine di lavorare insieme». A parlare è Ivana Tabanelli, vicaria dell’istituto comprensivo Matteucci di Faenza che accoglie bambini dai tre ai 14 anni. 
«Quando la pandemia è cominciata – ricorda -, sembrava che le scuole dovessero rimanere chiuse per una settimana. Poi la chiusura si è estesa a due e abbiamo anche pensato che non si sarebbe più riaperto. Al che abbiamo iniziato ad organizzarci con le varie piattaforme per fare lezione a distanza e Google meet e Classroom sono entrate a fare parte della quotidianità». 
Tabanelli è insegnante di matematica e tra colleghi è scattata la solidarietà nella preparazione delle lezioni. «Abbiamo iniziato a sentirci per confrontarci su come sfruttare internet e capire come potenziare la didattica».  
Tante le soluzioni, anche fantasiose, che sono state messe in campo. «Personalmente mi sono organizzata con una lavagna in casa, un foglio di carta nero attaccato al frigo su cui scrivevo con un gessetto,  una sorta di rudimentale lavagna che integravo con spiegazioni via Internet per illustrare meglio gli esercizi. Ma la difficoltà era anche data dal fatto che vedessimo i ragazzi solo sullo schermo del computer: in questo modo si fa lezione non si sa a chi, ti domandi se i ragazzi seguono e se capiscono quello che dici. E’ una cosa tremenda da provare, sopratutto per chi, per anni, ha insegnato in classe. Alcuni, poi, non avevano il computer, di conseguenza  la scuola si è dovuta organizzare per dare modo a tutti di seguire. L’utenza degli studenti è varia, molti sono stranieri, inoltre avere la linea in alcune zone di Faenza è cosa impossibile». 
E se gli incontri on line per i bambini dell’infanzia sono stati pochi, quelli per i ragazzi di primaria e secondaria sono forse stati i più difficili di ogni altro ordine e grado. «Per i bimbi di tre anni si è fatto qualche incontro in Rete e sono stati inviati a casa giochi e disegni da compilare, ma nulla di più. Per gli studenti delle elementari è stata più dura, perchè doveva essere presente un genitore, mentre quelli delle medie navigavano in Rete senza problemi. Lavorare con questa modalità fino a giugno è stato però faticoso». 
La fatica è stata anche quella di capire cosa effettivamente venisse recepito dai ragazzi. «Durante le verifich e si prediligevano i quiz a tempo, una tecnica che faceva diventare più difficile copiare. Abbiamo però visto che alcuni bambini, anche bravi, con la modalità di lezione a distanza sono entrati in crisi, mentre altri, che in classe si vergognavano ad intervenire davanti ai compagni, non avevano timore di farlo davanti al computer». E via via che i mesi passavano, l’esperienza si accumulava. 
«Durante l’estate ci siamo organizzati e al primo di settembre abbiamo cominciato l’attività. Il primo quadrimestre è stato tranquillo, poi siamo dovuti ricorrere di nuovo alla dad anche se  per un tempo più ridotto rispetto a quanto fatto la prima volta. Noi insegnanti ci sentivamo più pronti, mentre molti ragazzi avevano già richiesto alla scuola i computer da usare a casa».  Ma non tutti avevano piacere di mostrare dove abitavano. «Come dicevo, abbiamo tanti stranieri e alcuni di loro avevano quasi timore di far vedere casa loro».  A rendere più difficile la lezione si è poi aggiunta la doppia modalità di insegnamento. 
«Quando hai mezza classe a casa e mezza in presenza - osserva Tabanelli - diventa difficile fare lezione. I cambiamenti in questi anni sono stati tanti, ma ci siamo adeguati cercando di fare il meglio. Abbiamo lavorato moltissimo per preparare le lezioni a distanza anche quando abbiamo deciso di modificare l’orario, riducendolo leggermente, per evitare di far trascorrere ai ragazzi molte ore davanti al video. Quest’anno si è invece deciso, quando siamo dovuti ricorrere alla dad, di mantenere l’orario completo ma di prevedere pause tra una lezione e l’altra». E non si contano le volte in cui il microfono non andava o la telecamera smetteva di funzionare. «C’è stato di tutto: molti accampavano scuse, mentre altri si dimostravano più volenterosi e mandavano perfino approfondimenti sulle materie trattate. Certo, il problema principale di questi anni è stata la totale assenza di contatto umano che stiamo ricominciando a recuperare pian piano solo adesso, ma non senza difficoltà. Le conseguenze sono ancora tante e si ripercuotono sull’attenzione dei ragazzi, che fanno fatica sia a stare in classe che a seguire la lezione. Anche gli esami di terza media on line sono stati difficili da organizzare e sostenere, ma speriamo che pian piano si torni alla normalità».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-faenza-parla-tabanelli-vicaria-dell-ist.-matteucci-con-il-covid-a-dura-prova-la-socialit-dei-ragazzi-n32868 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione