Faenza, Paola Casta tra difficoltà e sorprese di «Buongiorno Ceramica»

«Siamo soddisfattissimi, nei ceramisti abbiamo percepito un’energia che non sentivamo da tempo». Massimo Isola, presidente dell’Aicc, chiosava così sulla pionieristica edizione on-line di «Buongiorno Ceramica», la festa dei ceramisti italiani costretta sul web dall’emergenza Coronavirus. E tra i «timonieri» di questo primo festival digitale faentino c’è stata Paola Casta, responsabile della comunicazione di «Buongiorno Ceramica», il cui ruolo organizzativo si è accresciuto a causa delle circostanze. «Che sarebbe stata un’edizione on-line è diventato chiaro a metà marzo - spiega Paola -, ma già prima ragionavamo su quali eventi si sarebbero potuti tenere e quali no. Il susseguirsi delle ordinanze ci ha portato ad annullare le modalità canoniche dell’evento».
Optando per un «festival digitale». Quanto è cambiato il tuo lavoro?
«Moltissimo, ed è stato più impegnativo che in passato, quando raccoglievo materiale dalle 46 città dell’Aicc e facevo in modo di pubblicizzarlo, senza entrare nel merito degli eventi. Quest’anno invece il cambio di format ha dovuto tener conto del fatto che l’evento era unico, ma si teneva in città molto diverse, da Napoli a Castellamonte, che ha 5mila abitanti. Poi abbiamo chiesto ai ceramisti di realizzare video illustrativi del loro lavoro, con qualche indicazione e molta libertà. Speravamo in un centinaio di video ma ne sono arrivati 400, è stato uno shock! A Pasqua abbiamo deciso di organizzare il palinsesto con le conferenze degli esperti, poi trasmesse nei giorni del Festival ma pre-registrate, perché la diretta avrebbe potuto creare problemi di banda. Queste call su Zoom sono state curate da Viola Emaldi, Massimo Isola e Beppe Olmeti, con il supporto tecnico di Andrea Pedna».
Il web ci ha abituato all’ossessione per i numeri. Che riscontri avete avuto?
«Sorprendenti, con una forte concentrazione nel week-end dell’evento. Su YouTube dal 15 al 17 maggio abbiamo avuto quasi 30mila visualizzazioni, con 13.800 spettatori unici e 986 ore di visualizzazione nei tre giorni. Nelle stesse giornate si sono iscritti la metà degli attuali follower del canale, che sono più di 800 in circa un mese di esistenza. Su Facebook le visualizzazioni sono state 37 mila in pochi giorni».
Cosa si potrebbe mantenere anche in un’edizione «normale» di «Buongiorno Ceramica»?
«Questo evento nasce per essere “dal vivo” e per il 90% tornerà quello che era, poiché il senso ultimo sta nelle visite guidate alle botteghe ceramiche, cosa che si può fare solo dal vivo. Però le conferenze con ospiti da tutta Italia hanno funzionato e sono replicabili. Di molto interessante c’è che i ceramisti per la prima volta sono anche spettatori dell’evento, e questo ha migliorato il dialogo a distanza fra le città della ceramica, che normalmente si organizzano un po’ per proprio conto; in futuro potremmo organizzare dirette da alcune città. Abbiamo toccato con mano una vera “comunità” della ceramica, che ha risposto con entusiasmo». (f.sav.)