Faenza, omicidio Ilenia Fabbri: la Procura chiede l'ergastolo per entrambi gli imputati

Romagna | 23 Febbraio 2022 Cronaca
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Al termine di una requisitoria di poco meno di due ore il pm Angela Scorza ha chiesto l'ergastolo per entrambi gli imputati alla sbarra per l'omicidio di Ilenia Fabbri uccisa il 6 febbraio 2021 nel suo appartamento di via Corbara: l'ex marito Claudio Nanni, 55enne inquadrato quale mandante del delitto, e il killer reo confesso Pierluigi Barbieri, 54enne originario di Cervia ma domiciliato nel Reggiano.Il pm ha ripercorso nei dettagli la premeditazione, il delitto e le personalità divergenti dei due imputati. Il delitto di Ilenia era stato studiato da Nanni, così come non era stato scelto a caso il sicario: un picchiatore su commissione, una persona incline alla violenza, solita far uso di stupefacenti. Una persona comprabile «con poco» un pluripregiudicato alla cui parola, se qualcosa fosse andato storto, nessuno avrebbe creduto, pensava l'ex marito di Ilenia. Un uomo che, invece, ha raccontato nei dettagli agli inquirenti le diverse volte in cui si era incontrato con quell'amico di vecchia data conosciuto per la passione di entrambi per la moto ed ha spiegato l’ossessione di Nanni di «far fuori» quella «sanguisuga della moglie». Un sicario che aveva già tentato due volte di uccidere la donna e che ad un certo punto si era anche tirato indietro salvo, poi, ritornare sui suoi passi «perchè Nanni mi ossessionava che lo facessi». Barbieri, reo confesso, non avrebbe avuto alcuno sconto raccontando di essere stato ingaggiato da Nanni e invece, se non pagato, quale motivo avrebbe avuto di uccidere Ilenia? Una volta arrestato, Barbieri ha fatto trovare alla polizia la buca che Nanni aveva scavato e dove avrebbe dovuto mettere il cadavere di Ilenia chiuso in un trolley e cosparso d’acido, ha fatto trovare il manico del martello ed ha spiegato di come si fosse accordato con l’ex marito della vittima su come ucciderla. Il killer ha raccontato agli inquirenti di essersi detto preoccupato per il fatto che sarebbe stata Arianna a trovare morta la madre e di essere stato fermato da Nanni con queste parole: «non me ne frega un cazzo, Ilenia deve uscire morta, non in carrozzina o qualcos’altro, non deve respirare più». «Barbieri è pericoloso, ma ha dimostrato di saper distinguere tra il bene e il male anche quando, nella sua deposizione ha spiegato di comprendere che la corte deve condannarlo per cio' che ha fatto e come quella pena gli appartenga- ha sottolineato il pm. Nanni, d’altro canto non ha mai espresso alcun pentimento né ha dimostrato pietà per la triste fine della moglie». La figura dell’ex marito di Ilenia, in questa undicesima udienza, e' ststa tratteggiata sia dal pm che dai legali delle parti civili che rappresentano la figlia Arianna, il padre, la zia e il compagno di Ilenia, le associazioni Sos Donna, Gens Nova ed Udi e il Comune di Faenza come quella di un uomo che si preoccupa solo dei propri interessi. «Nanni ha mentito su tutto e a differenza di Barbieri il cui racconto ha trovato pieni riscontri, ha fornito una sua versione piena di dichiarazioni farneticanti- ha spiegato il pm-. Un padre innamorato della figlia la usa come alibi e la manda a scoprire il cadavere della madre? Ha tolto la madre a sua figlia, una ragazza di appena 21 anni che fino al giorno della morte di Ilenia era serena, l’ha lasciata senza un soldo e con un cumulo di macerie con cui dovrà fare i conti tutta la vita». Tutte e sei le parti civili si sono associate alla richiesta del pm per l’ergastolo. Il 28 febbraio è in programma l’arringa delle difese degli imputati mentre il 9 marzo le repliche e verosimilmente la sentenza.
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