Faenza, omicidio Ilenia Fabbri: gli inquirenti pensano ad un killer su commissione

Si scava ancora nella vita di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata nel suo appartamento di via Corbara la mattina del 6 febbraio. Tra le varie ipotesi al vaglio c'è quella di un omicidio su commissione. Ovvero l'assassino avrebbe agito su mandato di un'altra persona ed è entrato forse con una copia delle chiavi per poi cercare la donna. La Scientifica ha, infatti, trovato tracce di sangue ai piani alti dell'abitazione e si pensa che li sia iniziata l'aggressione terminata con il fendente mortale nella tavernetta al piano terra. E la coltellata da dietro spiegherebbe perchè non sono state trovate impronte dell'assassino, né sulla scena del crimine né fuori dall'abitazione. Al vaglio degli inquirenti le immagini della videosorveglianza della zona, le urla sentite dai vicini e quanto trovato nel cellulare della vittima. L'analisi dei tabulati, intanto ha circoscritto il delitto in un tempo tra i 7 e i 9 minuti. Alle 5,57 la figlia riceve il messaggio del padre che l'avvisa di essere fuori in auto ad attenderla per andare a Milano ad acquistare una macchina. La ragazza esce alle 5,59 chiudendo a chiave. Alle 6,06 la sua compagna rimasta in casa dopo aver passato li la notte la chiama e l'avverte di aver sentito trambusto e grida. La giovane, quindi, avvisa la polizia che, giunge sul posto alle 6,20 e trova Ilenia sgozzata nella tavernetta e la porta del garage socchiusa. Ilenia non era vestita e pronta per uscire come inizialmente trapelato, ma indossava una tuta-pigiama ed ha provato a fuggire come dimostra il sangue trovato sulle scale tra la zona notte e la zona giorno. Secondo gli inquirenti nè l'ex marito, il nuovo compagno di Ilenia, sua figlia e la compagna di quest'ultima possono essere gli autori materiali dell'assassinio. Ilenia aveva fatto causa per 100 mila euro al marito, dal quale si era separata tre anni fa, per lamentare mancati compensi relativi al suo impiego nell'attività di famiglia: la prossima udienza - la seconda della causa - con i testimoni delle parti, era stata fissata per il 26 febbraio davanti al giudice del Lavoro del Tribunale di Ravenna.