Faenza, omicidio Fabbri: la confessione involontaria dell'ex marito e il rientro a casa in auto con andatura tranquilla

Romagna | 05 Marzo 2021 Cronaca nera
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Da una parte la figlia che urla per ben 10 volte al padre di sbrigarsi, andare più veloce in auto perchè ha urgenza di rientrare a casa, dall'altra Claudio Nanni, l'ex marito di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata all'alba del 6 febbario nella sua casa di via Corbara che viene preso dal panico, inizia a piangere, ma tiene un'andatura tranquilla, secondo il gip per consentire al sicario che ha assoldato di finire il lavoro. L'applicazione che l'uomo aveva scaricato sul telefonino per registrare le conversazioni è stata molto utile agli inquirenti che hanno potuto ascoltare quei minuti concitati dopo che Arianna, figlia della vittima, riceve la chiamata della fidanzata rimasta nella sua abitazione a dormire che l'avverte che c'è qualcuno in casa e che la madre ha urlato. Arianna pensa ad un ladro, chiama la polizia poi chiede al padre con il quale era partita da casa pochi minuti prima di rientrare velocemente. L'uomo è nel panico: scopre solo in quel momento che in casa non c'è solo l'ex moglie, ma anche la fidanzata di Arianna che, invece di rimanere a dormire sabato e domenica come al solito si è fermata anche venerdì per festeggiare l'anniversario con Arianna. La figlia di Ilenia è lucida, chiama la polizia, si chiede come possa essere entrato un ladro visto che uscendo ha chiuso a chiave la porta del garage che viene utilizzata abitualmente per entrare ed uscire e dice alla fidanzata di prendere l'attizzatoio del camino e scendere per capire cosa stia succedendo. Nanni invece è angosciato, lo si sente ripetere più volte "oddio, ho paura", sa che se il killer dovesse scoprire la fidanzata della figlia le farebbe del male quindi le urla di non muoversi dalla camera. Arianna continua a chiedergli di accelerare, ma, come ha scritto il gip nell'ordinanza che ha portato all'arresto di Nanni per omicidio pluriaggravato in concorso con il suo complice Pierluigi Barbieri, lui sa che se rientrano troppo in fretta il killer non avrà il tempo di costruire la messinscena della rapina finita in tragedia che hanno pianificato: strangolare Ilenia, poi mettere a soqquadro i cassetti, rubare qualcosa quindi, come registrano i varchi autostradali tiene un'andatura non adatta all'urgenza. Arianna è in ansia e nella telefonata registrata la si sente ripetere "Babbo cerca di andar forte per favore, vai in terza corsia. Vai, muoviti" mentre Nanni che sa cosa sta succedendo è in preda al panico perchè ha capito che in casa c'è una testimone che potrebbe fornire un identikit del sicario, oltre a spiegare agli inquirenti che l'uomo è entrato subito dopo l'uscita di Arianna. Il piano di fare uccidere l'ex moglie con la quale era in causa per questioni patrimoniali mentre lui si trovava a Milano con la figlia a ritirare un'auto e far si che, al ritorno fosse proprio la figlia a trovare la casa a soqquadro e la madre uccisa senza sapere quando e chi avesse commesso l'omicidio è ormai sfumato. E nella sua ordinanza, il gip cita anche un'altra circostanza che inquadra come una confessione involontaria. Il 12 febbraio, Nanni è con sua figlia ed un'intercettazione ambientale registra la domanda di Arianna sul perchè, quella mattina, avesse chiesto alla sua fidanzata di non muoversi dalla camera e non uscire. "Cosa faccio? "'Esci, vai fuori...fat amazè!?...una ragazza di andare sopra un pericolo, con un morto in giro - muore anche lei?". Cosa le dico di farsi ammazzare? L'involontaria confessione di chi sa già cosa è successo, a differenza di sua figlia che, quella mattina, non immaginava che la madre potesse venire uccisa. Nanni sa che non c'è un ladro in casa, ma che Ilenia è morta, uccisa dall'assassino che lui ha mandato. (m.c)
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