Faenza, omicidio Fabbri, l'avvocato divorzista: "Ilenia temeva l'ex marito, diceva che l'avrebbe uccisa"

Cronaca di un delitto forse annunciato. Alla terza udienza del processo per l'omicidio di Ilenia Fabbri avvenuto lo scorso 6 febbraio e per il quale sono alla sbarra l'ex marito Claudio Nanni quale mandante e il sicario reo confesso Pierluigi Barbieri, ha testimoniato anche l'avvocato divorzista Stefania Sangiorgi che ha seguito Ilenia dall'ottobre 2017 sino alla sua morte. “Ilenia temeva Nanni, l'aveva già denunciato per maltrattamenti e stalking. Mi aveva più volte mandato sue foto su whatsapp dove si vedevano chiaramente le ecchimosi su collo e mani. Quando c'erano delle udienze in tribunale aspettava sempre me per entrare in aula poi mi sedeva accanto tenendo la testa bassa quasi a volersi nascondere da lui e nei corridoi non guardava mai l'ex marito che da quando aveva lasciato la casa di famiglia nel maggio 2018 le aveva proibito di passare davanti al suo nuovo appartamento tanto che Ilenia non andava nemmeno a prendere la figlia quando restava dall'ex marito". Ilenia aveva lavorato per un decennio nell'officina meccanica di Nanni, era delegata sui suoi conti correnti perchè seguiva la contabilità ed andava lei in banca a fare le diverse operazioni, ma quando iniziò la causa patrimoniale nel 2016, dopo la richiesta di separazione lui la estromise da tutto. Nanni voleva vendere la casa di via Corbara, mentre Ilenia era contraria perchè voleva restare a viverci con la figlia. Gli avvocati proposero a Nanni di intestare la casa alla figlia e farla vivere lì con la madre dando l'usufrutto a vita ad Ilenia, ma lui fu contrario. "Senza dirle nulla, Nanni le tolse la delega sui conti, la cancellò dall'impresa familiare e vendette a sua insaputa la gelateria che avevano acquistato insieme. Smise di pagare le bollette e le lasciò solo la carta Conad per fare la spesa, poi bloccò anche quella. Negli anni Nanni si privò del suo patrimonio mentre Ilenia che si era ritrovata ultraquarantenne senza un lavoro s'inventò di tutto: fece la badante, la babysitter, lavorò in una palestra poi, nel 2020 trovò lavoro in una concessionaria di Imola e mi disse che era felicissima perchè finalmente riusciva a mantenersi".Con la separazione del luglio 2020 Nanni deve versare 500 euro di mantenimento per la figlia. Lo fa per qualche mese, il più delle volte chiedendo ad Arianna di restituirgli il denaro appena depositato sul suo conto, poi smette ad ottobre 2020. A Natale dello scorso anno Ilenia torna dal suo avvocato e le fa una richiesta strana per una donna di soli 46 anni. "Mi disse di voler fare testamento perchè Arianna diventasse la sua erede universale. Io le chiesi scherzando se avesse intenzione di morire, ma lei seria mi disse che se le fosse successo qualcosa il suo ex marito dal quale non era ancora divoziata sarebbe stato erede con la figlia. E aggiunse che Nanni le aveva detto 'se esco da quella casa (di via Corbara ndr) vai a finire male tu e l'avvocato, io faccio quello che mi pare, tanto in galera non ci vado' ed aveva aggiunto che non solo temeva che l'ex marito l'ammazzasse, se avesse vinto la causa lavorativa contro di lui, ma era sicura che avrebbe ingaggiato qualcuno per farlo, per non sporcarsi le mani".Il nuovo compagno di Ilenia: "Volevamo sposarci, avevamo già le fedi"Le minacce che Nanni aveva rivolto all'ex moglie le conosceva anche il nuovo compagno di Ilenia, Stefano Tabanelli con il quale la donna aveva iniziato una relazione nel febbraio 2019 e che, forse per rispetto della figlia, Ilenia faceva andare nella sua casa quando la ragazza era dal padre. Nella sua testimonianza, comunque, Arianna ha descritto Stefano come una persona perbene sottolineando come la madre fosse felice con lui ed aggiungendo che immaginava che la madre non gli facesse frequentare la loro casa quando c'era lei per paura di turbarla. "Conosco Nanni di vista, a Faenza è conosciuto per la sua officina, ma non ci ho mai parlato - ha spiegato Tabanelli. Ilenia mi aveva detto che lui l'aveva minacciata più volte e picchiata e speravamo di buttarci tutto alle spalle con il divorzio. Mi disse che l'aveva estromessa dall'officina, che aveva venduto la gelateria e non le aveva dato un soldo e che le aveva detto che l'avrebbe ammazzata se avesse vinto la causa di lavoro. Pensavamo di sposarci: avevamo già le fedi ed avevamo anche provato ad avere un figlio. Stavo a casa sua la settimana in cui Arianna era dal padre poi ci vedevamo comunque ogni giorno. Saremmo andati a convivere già lo scorso anno, ma il covid ha rovinato i nostri piani: in un mese ho perso mio padre e mio fratello e la convivenza è passata in secondo piano".