Faenza, omicidio Fabbri: Il marito rinuncia all'eredità

Romagna | 07 Maggio 2021 Cronaca
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Claudio Nanni, il 53enne accusato di essere il mandante dell'omicidio della moglie Ilenia Fabbri avvenuto lo scorso 6 febbraio, ha deciso di rinunciare all'eredità in favore della figlia Arianna. La Fabbri è stata aggredita e finita con un fendente mortale alla gola da Pierluigi Barbieri, amico di vecchia data di Nanni, noto nel reggiano dove risiede per essere un picchiatore su commissionere. Per l'accusa i due si erano accordati già l'anno scorso per uccidere Ilenia con cui il marito, dal quale era separata ma non ancora divorziata, aveva una causa patrimoniale in corso. Secondo quanto riferito da Barbieri agli inquirenti, il 'piano' era stato tentato già altre due volte, ma era fallito. Purtroppo, invece, la mattina del 6 febbraio, Barbieri è entrato nell'abitazione della donna con le chiavi che gli erano state date da Nanni, l'ha raggiunta in camera, l'ha aggredita e seguita per la casa per poi finirla con una coltellata. In quei terribii attimi la figlia della donna era in auto con il padre in direzione Lecco dove avrebbe dovuto comprare un'auto. Agli inquirenti Nanni, dopo essersi proclamato innocente per settimane, ha ammesso di aver chiesto a Barbieri di spaventare la moglie promettendogli 2 mila euro "stufo" delle richieste economiche di Ilenia. Barbieri, invece, ha spiegato che gli erano stati promessi 20 mila euro e un'auto per ucciderla. "Non uscire di casa senza prima averla uccisa" erano state, secondo il killer, le parole di Nanni. Entrambi sono in carcere dallo scorso marzo e Nanni, tramite il suo legale, Umberto Furnari, ha dichiarato di voler rinunciare all'eredità cui avrebbe diritto per legge non essendo divorziato dalla moglie, in favore della figlia 21enne Arianna. Di recente la figlia, tutelata dall'avvocata Veronica Valeriani, aveva presentato al tribunale di Ravenna un'istanza proprio per chiedere a Nanni di esprimersi in merito all'eredità e il giudice aveva fissato un'udienza  per il 28 giugno, che a questo punto non è più necessaria. Il legale di Nanni ha spiegato che l'uomo "non la voleva uccidere. Voleva minacciare e impaurire una persona". Ma la mattina del 6 febbraio Nanni è passato a prendere la figlia che viveva con Ilenia all'alba e, pochi minuti dopo la loro partenza, il killer è entrato in azione indisturbato. Secondo quanto riferito sempre da Barbieri agli inquirenti, il marito di Ilenia gli aveva anche dato un trolley dove avrebbe dovuto mettere il cadavere della donna spiegandogli, poi, il punto dove aveva scavato una buca sotto un cavalcavia nelle campagne faentine dove avrebbe dovuto sistemarla e cospargela con acido. Ma le cose sono andate diversamente: Barbieri non è riuscito a soffocare nel sonno Ilenia come programmato, la donna ha cercato di sfuggirgli correndo al piano di sotto della casa dove, però, è stata raggiunta. Il trambusto ha allertato il vicino di casa che ha suonato il campanello quindi il killer, sentendosi braccato, non ha messo a soqquadro la casa per simulare una rapina finita male e non ha portato via il cadavere di Ilenia, ma è scappato. Al termine dell'indagini è verosimile che venga chiesto il giudizio immediato e il processo si aprirà in Assise a Ravenna.
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