Riccardo Isola - «Un sorriso donato alle famiglie più bisognose, ai bambini e alla comunità faentina è il più bel regalo che potevamo ricevere in questo periodo». Non ha dubbi Luca Venturi, ideatore assieme alla moglie Camilla Marangon dell’associazione «La piccola Betlemme», nel tracciare il bilancio dell’ultima iniziativa, in ordine di tempo, andata in scena nella sede, temporanea, del loro Emporio solidale. Sede che è stata realizzata all’interno di alcune stanze affacciate sul cortile del palazzo delle Esposizioni.
A Natale, infatti «grazie a una serie di collaborazioni con altre associazioni della città, tra cui l’associazione nazionale Carabinieri, dopo il pranzo fatto con le persone in sede, una settantina, abbiamo aspettato Babbo Natale, che nel pomeriggio è arrivato e ha distribuito 150/160 pacchi regalo, di tutti i tipi e di tutti i generi possibili, per i bambini e le bambine. Un successo inaspettato - sottolinea Venturi -, per la mole di regali ricevuti, che ricordiamo sono arrivati da donazioni degli stessi cittadini e delle famiglie faentine. C’è un grande fermento e una grande attenzione verso la nostra realtà, basti pensare - ci tiene a rimarcare l’ideatore del progetto solidale - che siamo partiti all’inizio con 40 o 50 kg di materiale distribuito alla settimana, per arrivare, oggi, a quasi 9 quintali: dai generi alimentari a quelli per la pulizia della casa e per il corpo, oltre a materiale scolastico per i bambini. Stiamo parlando di decine e decine di tonnellate all’anno».
In termini numerici, c’è poi il dato degli accessi. «Ultimamente, ogni settimana - ricorda Venturi - abbiamo circa 5 accessi nuovi ai servizi. Stiamo parlando, al mese, di un totale di duemila persone a cui diamo un pasto caldo, permettiamo di fare la spesa gratuitamente all’interno dell’emporio e li sosteniamo nelle loro necessità primarie». Se questo è il recente passato e soprattutto il presente, per il 2022 gli obiettivi sono chiari. «Entro l’anno - spiega Venturi - la nostra intenzione è quella di riuscire a dotarci di una sede definitiva. Grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale, l’abbiamo trovata alle porte di Faenza. Servono alcuni interventi di ristrutturazione per poter realizzare sia la cucina che una sala dove poter accogliere e far sedere a tavola al caldo le persone. Ci lavoreremo assiduamente. Ma non solo. La nostra intenzione - aggiunge - è realizzare anche una serie di servizi aggiuntivi, come docce, lavaggio e asciugatura dei vestiti. Infine - chiude Venturi -, non potranno certo mancare anche la sede e il magazzino del nostro emporio, dove poter distribuire pacchi viveri e generi vari alle persone che si trovano in difficoltà».
Un altro servizio che verrà implementato e rafforzato è l’esperimento lanciato da qualche tempo sul lavoro. «Tramite la rete dei nostri cellulari, in pratica utilizzando whatsapp - spiega Venturi - abbiamo una sorta di servizio per l’occupazione. Per le persone in regola segnaliamo le eventuali offerte di lavoro che ci arrivano e le proponiamo ai candidati più idonei. Visto il buon risultato ottenuto, abbiamo così deciso di potenziarlo».