Faenza, Nott de Bisò inedita, il 5 gennaio 2022 non brucerà il Niballo

Romagna | 04 Dicembre 2021 Cronaca
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Damiano Ventura - Alla Nott de Bisò il Niballo non brucerà. Questa la novità che dovrebbe contraddistinguere il ritorno in piazza dei cinque rioni faentini la sera del prossimo 5 gennaio. La coordinatrice delle manifestazioni del Palio Benedetta Diamanti d’altro canto lo aveva annunciato senza troppi giri di parole qualche settimana fa parlando di «una manifestazione un po’ diversa da quella tradizionale» e ponendo inoltre l’accento sulla necessità di evitare ‘situazioni pericolose di assembramenti’ visto anche il quadro pandemico. Nell’ultimo comitato palio, tenutosi l’11 novembre scorso, era stata quindi trattata la questione «rogo», così come quella del tradizionale concerto musicale ma la decisione definitiva sarà assunta da capi rione e comune solo nel corso della prossima riunione del comitato, al netto anche delle risultanze degli incontri tra Amministrazione e Prefettura di Ravenna. Non dovrebbe esserci invece alcun problema per gli stand gastronomici, autorizzati dalla vigente legislazione. La Nott de Bisò, come è noto, è una delle manifestazioni più importanti in termini economici per i rioni faentini, e da tempo immemore è l’evento, che insieme alle settimane gastronomiche del palio, consente di autofinanziare gran parte delle attività che le associazioni svolgono nell’arco dell’intero anno. Questo il principale
motivo per il quale i rioni, nell’intento di giungere preparati all’evento, hanno già iniziato a pianificare ugualmente l’attività degli stand gastronomici, ammesso che anche questa possibilità non venga annullata o procrastinata dalle misure per frenare i contagi se dovessero essere rese più stringenti nelle prossime settimane. Così tra forniture ridotte (come quella dei gotti in ceramica, nda) e riunioni organizzative, i rioni si stanno preparando alla vigilia dell’epifania, da qualcuno ritenuta inoltre fondamentale anche per ritrovare la socialità della vita rionale, messa duramente alla prova dalle chiusure dei mesi scorsi.

RIONE GIALLO
«Abbiamo bisogno di socialità e di incontrarci - sottolinea Daniele Lama, capo del Rione Giallo -. Stiamo preparando la Nott de Bisò normalmente e sarà necessario potenziare l’asporto. Abbiamo quasi la certezza che non ci sarà il rogo ma non c’è un piano B. Dobbiamo fare in modo che qualcosa il 5 gennaio si faccia perchè una chiusura sarebbe catastrofica. E’ stato un anno estremamente difficile. Il falò è importante ma non fondamentale».

RIONE ROSSO
«La partecipazione non è mai tornata come a prima della pandemia - spiega Gianluca Maiardi, capo del Rione Rosso -. Per questo ci era sembrata un’opportunità raddoppiare le serate anche al 4 gennaio ma non è passata questa linea. Il nostro obiettivo è incontrarci in piazza. E’ vero che senza rogo la Nott de Bisò perde fascino perchè è il punto centrale della festa, quindi sarà molto diverso e strano, a livello economico però ne abbiamo bisogno e per questo abbiamo già iniziato i preparativi»
RIONE VERDE
«Il periodo richiede la massima flessibilità - chiarisce Massimo Liverani, capo del Rione Verde -. Siamo già al lavoro per preparare il Bisò ed abbiamo confermato lo stand. Per la spesa c’è ancora tempo. Nessuno è contento di non avere il rogo in piazza, siamo in una situazione della serie ‘piuttosto che niente è meglio piuttosto’. Se troviamo il modo di fare il rogo tanto meglio, se è considerato troppo pericoloso per la situazione pandemica però siamo costretti ad adeguarci. La Nott de Bisò è uno degli elementi economici necessari per la sopravvivenza dei rioni».

BORGO DURBECCO
«Nella prima fase della riapertura c’era stato molto entusiasmo - sottolinea Filippo Rava, priore di Durbecco -, poi però le scorie si sono fatte sentire. La partecipazione l’abbiamo accusata ma meno di quanto pensassimo inizialmente. Bisogna ripartire e fare una Nott de Bisò e un giugno ‘normale’. Sarà fondamentale organizzare un bell’evento pur con le limitazioni che ci verranno date. Dispiace se non brucerà il fantoccio perchè in fondo siamo li non solo per mangiare insieme, però finché le regole sono queste non si può fare diversamente».

RIONE NERO
«C’è tanta incertezza dal punto di vista organizzativo - ammette Sante Savino, consigliere del Rione Nero -. Sarà una Nott de Bisò inedita perchè non sappiamo quanta gente ci sarà a mezzanotte. Probabilmente andrà molto l’asporto. Se l’evento dovesse saltare sarà importante trovare soluzioni alternative di cui ancora non abbiamo parlato. Non farla sarebbe un grosso colpo per le casse dei rioni. Secondo noi avrà un peso specifico anche economico l’assenza del rogo, e ci dispiace più di tutti perchè quest’anno sarebbe stato vestito di Nero. Comunque abbiamo necessità di trovarci dal punto di vista sociale perchè si è persa l’abitudine alla rionalità».
 
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Salve, ma senza Rogo del Niballo che festa è!!!! Io non verrò!!!
Commenta news 06/12/2021 - PUCCI Angelo
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