Faenza, neo diciottenni per la prima volta al voto, i loro suggerimenti ai candidati e le aspettative

Jessica Gonelli - Priorità, suggerimenti e idee per la Faenza che verrà. A parlare sono i rappresentanti uscenti degli istituti superiori della città, ragazzi giovani, poco più che maggiorenni, che a settembre, per la prima volta, andranno alle urne per un’elezione comunale. Offrono una visione fresca e nuova della città, con un focus sull’ambiente scolastico che conoscono molto bene.
 
SOFIA ZOLI, L. TORRICELLI - BALLARDINI
Sofia Zoli, 19 anni, neodiplomata al liceo classico Torricelli – Ballardini, pensa che in una città come Faenza, dove i giovani sono una componente considerevole, sia importante operare anche nei loro interessi, mirando a coinvolgerli sempre di più nella vita della città, partendo dall’ambiente scolastico, ma non solo: «Sarebbe necessario potenziare i diversi istituti di Faenza, rendere nuovamente agibili spazi che favorirebbero la presenza di più classi in un unico istituto di appartenenza, soprattutto in un periodo come questo in cui la disponibilità di spazio è fondamentale. Al di fuori della sfera scolastica, sarebbe stimolante permettere ai giovani di partecipare alla vita culturale della città, favorendo la creazione e l’organizzazione di eventi, come mostre, concerti, letture, mercatini, che a loro volta potrebbero tradursi in un trampolino di lancio per i talenti emergenti. Tutto ciò avrebbe un risvolto positivo non solo nel breve periodo, rendendo la città più viva, ma anche a lungo termine, portando alla rivalutazione da parte dei giovani del patrimonio artistico faentino. Infine è fondamentale mantenere la cura degli spazi verdi e aumentare le soluzioni ecosostenibili. Un punto di partenza potrebbe essere rivisitare e ampliare il percorso dei mezzi pubblici elettrici o favorire gli spostamenti ciclabili attraverso il miglioramento delle piste». 

MARTIN DI DOMENICO, ITIP BUCCI
Martin Di Domenico, appena diplomatosi all’istituto di Istruzione superiore tecnica industriale e professionale Bucci, per la Faenza che verrà vede un futuro giovane, incentrato su sport e ambiente: «A Faenza, a livello scolastico, ma non solo, sarebbe molto importante valorizzare l’attività sportiva, di ogni genere. In quanto giocatore professionista di pallamano, tocco con mano tutti i giorni questo mondo e mi rendo conto che, in una città come la nostra, gli sport come quello che pratico sono molto meno conosciuti rispetto alle attività più comuni, come il calcio, la pallavolo o il nuoto. Inoltre noto che il valore dello sport si sta perdendo molto tra noi giovani: i miei coetanei che praticano sport sono sempre meno. Proprio per questi motivi penso sarebbe bello promuovere a livello cittadino l’attività sportiva con eventi e tornei, oltre alle manifestazioni che già ci sono, partendo dall’ambiente scolastico: un’attività sportiva ben strutturata e motivata all’interno dell’orario scolastico sarebbe un ottimo modo per spingere i ragazzi a praticare sport anche fuori dalla scuola. Un›altra tematica su cui puntare è sicuramente quella ambientale. Quando si parla di futuro non si può non pensare all’ambiente da salvaguardare e curare. Le iniziative a proposito a Faenza sono state tante, ma non bisogna mai fermarsi. Penso sarebbe necessario rafforzare il servizio Green-go Bus e sensibilizzare il riciclaggio, partendo dalle scuole o anche dal centro storico, dove ancora mancano contenitori differenziati per la raccolta dei rifiuti».

LORENZO BAMBIERI,  ITS ORIANI
Lorenzo Bambieri, neodiplomato all’istituto Oriani di Faenza, pensa sia necessario rinnovare l’economia della città, con l’inserimento dei giovani. «Dal mio punto di vista, uscendo da un istituto tecnico, sarebbe fondamentale incentivare economicamente i giovani all’inserimento nel mondo del lavoro attraverso l’apertura di negozi o attività imprenditoriali. I giovani potrebbero essere un motore importante per l’economia. I settori che al momento interessano di più ai ragazzi sono abbigliamento e tecnologia e, nella nostra città, non sono abbastanza valorizzati. Allora perché non farlo proprio con la spinta e la collaborazione dei diretti interessati? Il centro di Faenza è sempre più spento: noi ragazzi spesso sentiamo il bisogno di spostarci perché non troviamo qualcosa che ci stimoli. I punti di ritrovo sono sempre meno ed è un peccato, perché un centro storico come quello faentino potrebbe essere sfruttato molto di più. Infine penso che per la città siano importantissime anche l’organizzazione e la pulizia dei centri sportivi, dei parchi e di tutti i luoghi adibiti a uso comune della cittadinanza. Per quel che riguarda le scuolele ritengo abbastanza organizzate e complete e ritengo sia utile continuare a proseguire su questa linea».