Faenza, nell’Unione il futuro passa attraverso  un distretto dell’energia più sostenibile

Romagna | 09 Ottobre 2021 Economia
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Riccardo Isola - Non è campanilismo o voli autocebrativi. Il territorio della Romagna faentina staziona ai vertici della piramide produttiva legata al comparto della filiera dell’energia rinnovabile. Un ambito di business e di imprenditorialità che affonda le proprie radici nella cultura stessa del fare impresa del territorio: agricoltura in primis e su tutti. Lo attesta una ricerca commissionata al Cerved dall’Unione per determinare il peso specifico di una filiera, quella energetica sostenibile, che mette la città manfreda come punto di eccellenza a livello regionale e non solo.  Da qui l’intenzione da parte dell’amministrazione pubblica, in accorda con il sistema imprenditoriale del settore, di iniziare a mettere le basi per concretizzare una comunità energetica green autoconsapevole delle proprie potenzialità e dei propri slanci di sviluppo e crescita futuro. Un dialogo pubblico privato che guiarda al domani con la capictà di progettare investimenti e sviluppi di interconnessioni tra società, economia, politca e e quindi «Bil» territoriale.

LA CORNICE PRODUTTIVA 
La ricerca fotografa a corollario del focus specifico energetico uno stato dell’arte del sistema produttivo e aziendale che vede 6.500 imprese operative con un’occupazione che arriva a circa 33 mila unità di addetti e oltre 10 miliardi di ricavi. Per la maggior parte sono ditte individuali anche se le società di capitale , quelle di fatto di maggiori dimensioni, rappresentano la quota più importante di addetti con percentuali che superano il 66% e di ricavi (circa il 50%). Guardando la distribuzione tra i comparti fanno la voce del padrone agricoltura, servizi e commercio. 

FILIERA DELL’ENERGIA
Le aziende nel territoro che operano però nel settore dell’energia (produzione, distibuzione e vendita) si “riducono” a 19. In questo caso si parla di società di capitale. Imprese che contano una’occupazione diretta di 11 addetti e che generano ricavi per 980 milioni di euro. Gli ambiti, come detto, riguardano la produzione di energia elettrica, la ditribusione e la vendita della stessa a cui si aggiungono anche realtà con core business focalizzato invece nella distribuzione e vendita di gas naturale

STRUTTURA DELLA FILIERA
Le 19 imprese, sfiorando il miliardo di euro di ricavi, rappresentano il 17% dei ricavi stessi dell’intero territorio faentino. Il ruolo chiave è rappresentato dalla produzione di energia da fonti rinnovabili. Nello specifico delle 19 aziende 15 sono quelle che producono (ricavi sui 55.111 milioni di euro), 3 vendono energia elettrica (ricavi per 372.449 milioni di euro) e una vende gas (552.453 milioni di euro). Come detto un ruolo chiave della produzione di energia da fonti rinnovabili, in cui operano 14 imprese del territorio, spaziano dal fotovoltaico, biomasse ed eolico. A queste vanno aggiunte anche una dozzina di piccole imprese, quasi tutte di derivazione agricola, che sono produttrici anch’esse di energia elettrica per lo più grazie a impianti di fotovoltaico. 

AI VERTICI REGIONALI
Questa performativa mette l’Unione della Romagna faentina ai vertici della specializzazione del settrore rispetto all’intera Emilia Romagna. Di fatto la quota di imprese che opera in questo ambito strategico è il doppio della media regionale con picchi ancora maggiori nell’ambito dei ricavi. Dati e performace che acquista ulteriore importanza in quanto il grado di speciazlizzaione è molto elevato in termini di numerosità di imprese e anche di ricavi delle stesse. 

QUALE FUTURO
Le imprese della filiera dell’energia sono e saranno sempre di più i cardini dai quali partirà la concreta e diffusa transizione energetica in versione green e quindi a basso impatto. Stando alle analisi effettuate dallo studio Cerved emerge che la filiera dell’energia dell’Unione faentina presenta elementi di grande potenziale di sviluppo. Le imprese, le aziende e quindi il comparto hanno totalmente recuerato i livelli di performatività per Covid con grandi attese e progetti per il suo continuo implementamento e sviluppo. 

COMMENTI
«Dobbiamo allargare il perimetro della collaborazione fattiva tra pubblico e privato per la produzione eco sostenibile di energia. Lo stiamo facendo - commenta il sindaco di faenza, massimo isola - e con questa iniziativa, a livello del territorio allargato ai sei Comuni del territorio lo dimostriamo. Questa transizione è un concetto che evidenzia un movimento un dinamismo che è sia produttivo e d’impresa sia politico e amministrativo. Non possiamo rimanere fermi e restare a guardare anche perchè il territorio dimostra come non lo stia facendo. dare corpo a un distretto dell’energia verde - aggiunge - assieme a quello legato al carbonio sono due risposte contemporanee, due lessici concreti e declinati nella quotidianità dello sviluppo sostenibile e innovativo dell’Unione». per il primo cittadino faentino «la filiera della produzione, distribuzione e vendita di energia da materie prime rinnovabili è permeabile al dialogi con le sfide che ci lancia la contemporaneità. Serve quindi un distretto e un gioco di squadra che sappia intercettare le risorse, tante sono quelle in arrivo sia dal Pnnr che dalla Regione che permetteranno di aumentare la permeabilità di questa impostazione nella quotidianità della vita di questo distretto che vogliamo diventi una realtà ancora più importante e permeante di quanto non lo sia già».

PROGRAMMA EVENTI
Open day, convegni, spettacoli, film e approfondimenti sul tema del futuro distretto energetico green dell’Unione della Romagna faentina. Dall’8 al 14 ottobre diversi gli eventi in programma in città e nelle principali aziende che rappresentano questo settore produttivo altamente qualificante per il territorio. Si parte con la tre giorni dedicati agli open day. L’8-9 e 10 ottobre lo stabilimento Tampieri apre le porte alla cittadinanza con visite guidate ai comparti dedicati alla produzione di oli di semi, energia da biomassa e depurazione delle acque reflue (Info e prenotazioni 0542/645582). Lunedì 11 ottobre si terrà la presentazione del progetto di efficientamento energetico con impianto fotovoltaico da 1Mw alla Bucci industries per poi entrare nello specifico di un convegno, al pomeriggio a Villa Abbondanzi, in cui le imprese e le istituzioni si potranno confrontare su investimenti in tema di transizione energetica, fonti rinnovabili, possibile creazione di una comunità energetica cittadina arrivando fino ad esplorare il ruolo dell’idrogeno all’interno di questa «rivoluzione». Martedì 12 ottobre si terrà uno spettacolo formativo a cura di Michele Dotti dedicato agli alunni delle classi IV e V delle scuole superiori on line sul tema della sostenibilità ambientale. Mercoledì 13 appuntamento al cinema (Sarti) alle 20.30 con la proiezione di «Antopocene -l’epoca umana» dove si potrà fare un viaggio alla scoperta di come l’uomo abbia cambiato la natura. Un documentario che esplora l’attività umana sul pianeta (proiezione gratuita ma con prenotazione obbligatoria). Infine giovedì 14, al Museo internazionale delle ceramiche, alle 17.30, si terrà un appuntamento di approfondimento sull’efficientamento energetico nel presente e nel futuro di Faenza. In occasione del faenza energy days verrà lanciato anche un concorso di idee per la realizzazione del logo del distretto dell’energia green della Romagna faentina in collaborazione con l’Isia. Per l’ingresso a tutti gli eventi serve il green pass. Informazioni e prenotazioni via email a energia@romagnafaentina.it.
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