Faenza, l’osservatorio della Caritas conferma come crescano povertà e richieste di aiuto

Riccardo Isola - I primi mesi di questo 2021 non fanno calare la pressione sulla solidarietà richiesta e devoluta. Lo attestano un po’ tutte le realtà che sono attive sul comparto, ma tra le altre chi ha visto un trend di continua crescita è la Caritas Diocesana. Lo conferma il direttore don Marco Ferrini. «Al di là dei numeri, che sono arrivati a quadruplicarsi, quello che registriamo nelle 25 Caritas parrocchiali della Diocesi, è una cronicità dei bisogni soprattutto per determinate fasce d’età e soggetti. Non sono più accessi sporadici o momentanei ma diventano bisogni quotidiani, soprattutto per quanto riguarda la questione viveri e abitazione». Stessa analisi non certo positiva arriva sulle tipologie delle richieste di aiuto. «Sono sempre più le famiglie italiane del territorio che prendono contatto con noi. Covid, perdita del lavoro, incapacità di far fronte al pagamento dell’affitto, questo sempre più alto in un territorio come il nostro con il quale le famiglie si stanno sempre di più scontrandosi, e delle utenze, interessa soprattutto membri che operano in modo stagionale nel comparto agricolo o turistico-ricettivo». 

UN 2020 MOLTO COMPLESSO
Nell’anno appena passato i dati registrati dal Centro d’ascolto della Diocesi di Faenza e Modigliana dicono questo: oltre 10 mila i pasti preparati e somministrati, più di 2,4 mila i pacchi veiveri distribuiti, 70 le persone che sono state ospitate nelle strutture messe a disposizione dell’ente caritatevole per l’accoglienza notturna e 600 gli accessi al servizio docce. dati che portano la crescita, in termini percebtuali rispetto al 2019, a cifre superiori al 40%. Rispsote date a persone e famiglie rese possibile da una «straordinaria mobilitazione sociale, economica e comunitaria che si è avuta durante l’anno e che purtroppo - rimarca il direttore della caritas - sta continuando visto una crisi e una pandemia che non assottogliano le morse sulle situazioni più fragile della società».

NEL 2021 MALE IL BRISIGHELLESE
«Una situazione molto particolare - spiega il direttore - la stiamo registrando nella vallata di Brisighella. Qui abbiamo ricevuto, partendo dalle informazioni ricevute dalla sede parrocchiale della Caritas, un aumento esponenziale di richieste di sostegno. Un segno dei tempi che dimostra come l’impossibilità di lavorare anche in distretti fortemente vocati all’agricoltura e al turismo,  e lontani dalla rappresentazione di un territorio a rischio povertà, colpisce ampie fasce di popolazione e famiglie con conseguenze di insostenibilità economica per far fronte alla quotidianità». Per cercare di portare una risposta di tampone «al prerequisito che seguiamo - ci tiene a sottolineare don Ferrini - che oltre all’aiuto temporaneo segua quello dell’aiuto all’acquisizione di strumenti e azioni capaci di riportare all’autonomia sostentativa l’assistito», la Diocesi ha anche messo sul piatto un importante plafond economico che supera i 100 mila euro e che viene, anche, differenziato e distribuito nelle parrocchie per poter avere canali più immediati e tempestivi di welfare socio-economico da parte della Chiesa. «Una risposta di solidarietà di vicinato - spiega don Ferrini - che è stata praticamente raddoppiata su volere, in primis, del vescovo di Faenza-Modigliana Mario Toso e su le tante donazioni che abbiamo registrato nell’anno appena chiuso e che per fortuna continuiamo a ricevere».

I DATI DEL 2021
Il primo dato che mette in chiaro  come la situazione esistente sia ancora ben lungi dal poter dirsi in via di risoluzione la dà lo stesso don Ferrini: «adesso abbiamo la fila di almeno un mese di attesa per le prenotazioni al centro d’ascolto». Poi ci sono, ma sono dati che per ora si riferiscono ai soli primi due mesi dell’anno, ben 350 pacchi viveri già distribuiti a cui si aggiungono quasi 1.650 pasti serviti caldi.