Riccardo Isola - «La sicurezza in città e nel comparto territoriale dell’Unione della Romagna faentina, per quanto riguarda le competenze in seno alla Polizia locale, si focalizzano soprattutto sull’ambito della viabilità, dell’ambiente, quello della polizia amministrativa e giudiziaria. A questi c’è anche un aspetto, non secondario, legato all’informazione, sensibilizzazione e prevenzione realizzate attraverso momenti di incontro con scuole e ragazzi che viene costantemente effettuato e aggiornato. Su questo settore si stanno facendo importanti sforzi e azioni proprio per cercare di prevenire l’insorgere di comportamenti che potrebbero sfociare in azioni con risvolti non certo positivi per loro e le rispettive famiglie». Così l’assessore alla sicurezza Massimo Bosi inquadra le azioni e le strategie che si vogliono mettere in campo sul territorio durante quest’anno.
«Faenza non ha un problema sicurezza, forse c’è una percezione di insicurezza, ma stiamo parlando di una realtà di sessantamila abitanti, quindi non certo di un paesino ma neanche di una mega città, che, se allargato lo sguardo al territorio della Romagna faentina, arriviamo a novantamila abitanti». Questo non toglie che ci siano in cantiere alcuni progetti per aiutare questa percezione e la diffusione di piccoli reati, soprattutto legati all’adolescenza con vandalismi, furti, spaccio o danneggiamenti alla cosa pubblica e alle proprietà private, a diminuire.
«In primis - spiega l’assessore del Movimento 5 stelle - grazie all’implementazione sul territorio del controllo di videosorveglianza-. Entro giugno saranno in funzione 32 nuove telecamere nel territorio di Castel Bolognese, a cui si aggiungono quelle recentemente inaugurate nei Salesiani, altre 16, che portano la dotazione nell’Unione a oltre 200 videocamere per il controllo, Altro progetto sul quale stiamo lavorando - prosegue Bosi - è il completamento, potenziamento ed efficientamento del controllo di “Targa system” soprattutto nella parte più periferica del territorio dell’Unione. Questo permetterà, mettendo tutto su fibra, di avere risposte tempestive e immediate sul passaggio di veicoli segnalati sul nostro territorio».
Parallelamente si «proseguirà con l’opera di prevenzione organizzando momenti di incontro con i giovani a scuola, nelle aree pubbliche e verdi – sottolinea - perché l’attività di polizia non deve essere solo quella di sanzionare e punire ma anche e soprattutto sensibilizzare e far acquisire, a maggior ragione nei giovani e adolescenti, un nuovo senso di appartenenza e rispetto civico».
Infine c’è l’aspetto delle risorse umane. «Oggi - chiude Bosi -come Unione della Romagna faentina siamo vicini, dopo averlo raggiunto nel 2021 ma a causa di trasferimenti siamo tornati sotto di tre unità, alla quota stabilità come minimo ottimale per effettuare servizi con costanza efficacia. Stiamo parlando del personale, tra corpo direttivo e agenti, che si ferma a quota 66 operatori. L’ottimale è di 69 unità e nel 2022 punteremo, e crediamo che si realizzerà senza troppi problemi, a ritornare a questa cifra con nuove assunzioni. Questo permetterà di poter continuare a effettuare pattugliamenti costanti, anche in orari serali, soprattutto in primavera e nella stagione estiva, sul territorio cittadino e non solo».