Faenza, la storica attività commerciale dei fratelli Lega chiude dopo oltre un secolo di vita

Romagna | 30 Maggio 2020 Cronaca
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Riccardo Isola - Un pezzo di storia culturale, editoriale, tipografica e commerciale della città chiude definitivamente i battenti. Da oltre cent’anni, era il 1910 quando la realtà prese il via, lungo uno dei corsi principali della città di Faenza (corso Mazzini 31 e 33), lo stabilimento grafico dei fratelli Lega, con annessa cartolibreria, ha lavorato e soddisfatto gli appetiti culturali dei faentini e non solo. Generazioni di studenti, professionisti e famiglie si sono avvicendati in quei locali carichi di storia e dall’atmosfera autenticamente «vintage» alla ricerca di cartelle, quaderni, penne e taccuini. Un’attività a conduzione famigliare che come spiega Vittorio Lega, «oggi a causa di una lenta, progressiva e inesorabile contrazione dei volumi di vendita e delle difficoltà a rimanere aggiornati in ambito commerciale» scriverà la parola fine. «A dir la verità - prosegue lo stesso Lega - anche la chiusura sarà lenta nel senso che fino alla fine del 2020 la cartolibreria rimarrà ancora aperta al pubblico».
Una decisione che segue quella presa ormai una trentina di anni fa con il fermo macchine tipografiche (vedi box), a causa del definitiva tramonto per la stampa con caratteri di piombo, mentre l’attività della casa editrice potrebbe ancora proseguire anche nel futuro. «Ci stiamo ragionando - conferma Vittorio Lega - anche perché ancora oggi abbiamo in essere importanti collaborazioni editoriali di caratura tecnico-scientifica con le Università di Bologna e Sassari oltre ad aver ripreso recentemente anche la riproduzione di importanti lavori di storici personaggi locali in ambito storico, culturale e artistico». La decisione non ha quindi a che fare con il contemporaneo «lockdown» dovuto a pandemie ma nemmeno con i «classici» problemi che attanagliano in commercio al dettaglio, ma bensì «con una scelta, seppur dolorosa ma inevitabile, dovuta a una mancanza di dinamicità gestionale e quindi commerciale che l’attività si trascina da decenni e che oggi non vede più la possibilità di superamento. E’ una scelta difficile e che tocca le corde dell’anima vista che arrivati alla quinta generazione ne è passata di storia in quelle mura».

La storia e la produzione editoriale della ditta
La storia dello stabilimento grafico Fratelli Lega nasce nel 1910, quando Francesco Lega, di Brisighella, acquista la tipografia e il negozio annesso, gestiti allora dall’orfanotrofio maschi della Congregazione di carità, e ne conferma la vocazione di avviamento al lavoro per i giovani. Alla guida si sostituiranno i dieci figli. Nel tempo quattro generazioni della famiglia si sono succedute arrivando alcuni anni fa a essere iscritta all’Albo regionale delle Botteghe storiche. Un traguardo non solo storico commerciale bensì anche perché nei locali sono conservati arredi realizzati dall’ebanisteria Casalini negli anni ‘30 e dall’ufficio tecnico Olivetti alla fine degli anni ‘40 del secolo scorso. La produzione editoriale prende vita subito dopo l’Esposizione Torricelliana del 1908 con la realizzazione del periodico «Faenza», il «Bollettino Internazionale del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza» e l’opera omnia di Evangelista Torricelli. Si prosegue con la pubblicazione de «La Piê», «Valdilamone» e «Xilografia». I Lega stampano il Bollettino Diocesano dalla prima annata del 1914 fino al 1979, e diverse pubblicazioni di servizio per il Comune di Faenza. L’attività interessa poi periodici nazionali di ambito tecnico o scientifico, tra cui «L’industria Mineraria», «La Nuova Veterinaria» e «Il marmo». Fra le edizioni, si ricordano le prime opere poetiche di Tonino Guerra oltre a pubblicazioni locali come «Torricelliana. Bollettino della Società Torricelliana di scienze e lettere», «Studi Romagnoli», monografie storiche di argomento romagnolo sfociate in due collane «Memorie di Romagna» e «Avvenimenti e Uomini di Romagna». Le lynotipe e le macchine da stampa si fermano definitivamente negli anni ‘80, mentre proseguono i rami dell’attività editoriale e commerciale. Fra le pubblicazioni degli ultimi decenni, oltre ad «Anatomia per gli artisti» di Giovanni Morelli in uso nelle scuole artistiche, si ricorda «Epigraphica» e la collana di monografie «Epigrafia e Antichità».
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