Faenza, la presidente di Auser Mirella Rossi: 70 volontari tutti i giorni offrono servizi

Romagna | 05 Marzo 2023 Cronaca
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Riccardo Isola - «E’ innegabile come nel biennio della pandemia la situazione sia stata molto difficile per le nostre attività, soprattutto quelle ricreative e socio-culturali, e ancora oggi non ne siamo completamente usciti dalle conseguenze negative. Non è stato però così per l’ambito socio-sanitario che come Auser non si ha mai visto abbassare la guardia e smettere di offrire quel servizio di welfare comunitario che altrimenti avrebbe avuto conseguenze ancora peggiori per le persone che aiutiamo». Così Mirella Rossi presidente dell’Auser provinciale, dal 2021 è stata realizzata una vera e propria rivoluzione accorpando a livello provinciale le diverse anime che puntellavano il territorio. Stiamo parlando, oggi, di un sistema che conta 3.700 soci di cui 800 volontari attivi nei diversi servizi.
Presidente Rossi quindi oggi non siamo ancora usciti dai postumi della pandemia?
«Purtroppo no almeno per quanto riguarda l’ambito socio-ricreativo. I centri sociali ancora faticano, pur mettendo in campo una programmazione vitale e differenziata, a ritornare ai livelli pre pandemici. C’è ancora diffidenza e preoccupazione ma noi non demordiamo. Quella dei centri sociali Auser è un ambito straordinario di risposta contemporanea per la terza età. Nel faentino abbiamo 5 dei 9 centri provinciali che coprono periferia e centri maggiori».
Nel territorio faentino qual è l’impatto e l’importanza dell’Auser?
«Direi che i numeri possano fotografare bene la situazione. Nel 2022 i nostri volontari attivi, che nel territorio faentino, e mi riferisco alle aree di vallata e del capoluogo manfredo, hanno percorso oltre 26mila chilometri per circa 1.347 servizi resi per accompagnamenti a terapie di persone che ne avevano bisogno. Qui le 67 unità che operano quotidianamente in questi ambiti, hanno permesso a 514 persone di essere accompagnate nei presidi ospedalieri o nelle strutture di cura, il tutto per una mole di tempo che è quantificabile in 1.760 ore».
Oltre al trasporto sanitario cosa fa Auser sul territorio?
«Tanto altro. Passiamo dai servizi nei giardini pubblici a sostegno e al mantenimento del verde pubblico a volontari che presidiano le sale interne del Mic o aiutano l’attività della scuola di Musica. Senza contare le mansioni in diversi altri istituti culturali del territorio fino ad arrivare ai Nonni vigili, servizio di controllo posto fuori dalle scuole per la sicurezza dei bambini e delle bambine».
Se la pandemia ha colpito duro, l’Auser però ha messo in campo una strenua resistenza?
«Non abbiamo mai fermato, anche nei periodi più bui di lockdown, alcuni nostri servizi essenziali come la consegna dei pasti o delle mascherine. Ma non solo. Abbiamo anche attivato, in accordo con la regione, il servizio di compagnia telefonica per le persone sole, segnalate dai Servizi sociali, per cercare di aiutarle e sostenerle. Un’attività che ha ricevuto feedback assolutamente positivi e che ancora oggi continuano a erogare con i nostri volontari».

Un Doblò per i servizi
Si è tenuta nelle scorse settimane la cerimonia ufficiale d’inaugurazione del nuovo mezzo di trasporto per persone diversamente abili. Da anni Auser fornisce assistenza in termini di accompagnamento e sostegno ai pazienti con difficoltà deambulatorie e alle loro famiglie. Si tratta di servizi di trasporto per persone che necessitano di accompagnamento protetto presso o in strutture sanitarie di ricovero e cura, oppure da e verso altri luoghi. Progetti del Cuore taglia così il nastro di un altro importante traguardo raggiunto e renderà disponibile un nuovo Fiat Doblò attrezzato, facendosi carico delle spese di gestione e mantenimento. Grazie alla partecipazione delle imprese locali, ognuna secondo le proprie possibilità, si è potuto portare a compimento questa speciale missione per la collettività. All’arrivo del mezzo, durante la cerimonia d’inaugurazione, era presente tra gli altri anche la Presidente Mirella Rossi, oltre agli straordinari volontari, le numerose famiglie beneficiarie del servizio e i titolari delle attività sostenitrici.  Tra i testimonials di Progetti del Cuore figurano nomi noti dello sport e dell’impegno sociale, tra cui Annalisa Minetti, Beppe Signori e Andrea Devicenzi: esempi di persone vere, piene di passione, campioni fortemente impegnati nel sociale, che sfidano ogni giorno i propri limiti e combattono contro i pregiudizi, mettendo la loro popolarità al servizio del prossimo.
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