Faenza, la presidente della Consulta, Antonia Bedronici parla della situazione e delle prospettive delle 200 associazioni presenti in Unione

Romagna | 14 Ottobre 2022 Cronaca
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Riccardo Isola - Il volontariato si sa, da sempre, è uno dei volani del welfare comunitario. Un tassello imprescindibile per organizzare, mantenere e potenziare i livelli di socializzazione, presa in carico, risoluzione dei problemi e valorizzazione delle potenzialità della società nella quale opera e lavora. Nella Romagna faentina, dall’ormai lontano 1996, con sede in via Laderchi 3, è presente una Consulta che «opera in sinergia con l’Unione per il coordinamento e la valorizzazione delle attività di volontariato nel territorio e si pone come polo aggregante delle organizzazioni volontaristiche». Il suo compito è quello di «promuovere, incoraggiare e sostenere il volontariato in tutte le sue forme e in tutti i campi, favorendo nuove iniziative e rinforzando quelle esistenti, approfondendo la conoscenza del fenomeno del volontariato, realizzando interventi di servizio, consulenza e informazione». Una dichiarazione, questa, che non rende merito al lavoro concreto e operativo che riguarda sei Comuni e ben 199 associazioni presenti in varie forme, statuti, massa e partecipazione. Di queste «una settantina - sottolinea con orgoglio la presidente Antonia Maria Bedronici - fanno parte come socie attive della Consulta del volontariato e delle associazioni. Centinaia di persone che ogni giorno mettono il proprio tempo libero e le proprie competenze a servizio delle comunità. Da Casola Valsenio a Brisighella passando per Solarolo, Riolo Terme, Castel Bolognese e, ovviamente, Faenza l’intento comune è quello di fare rete, collaborare, operare in modo sinergico e collaborativo. Serve - prosegue la presidente - che i singoli protagonisti del volontariato disseminati nei Comuni del territorio, abbiano una sorta di regia sovracomunale per aumentare la massa critica, le possibilità, potenzialità e soprattutto il coordinamento». Un’azione che si è resa ancora più importante «alla luce di un biennio recente in cui, causa pandemia,  l’attività volontaristica, salvo qualche raro caso, soprattutto legato agli interventi effettuati in ambito sanitario, si è bloccata. Questo ha portato e sta portando qualche problema soprattutto in ambito di forze in campo, ma tutto sommato possiamo dire che dalle nostre parti si è retto all’impatto in modo positivo. Non è comunque facile ripartire - spiega la presidente - ma il volontariato è un valore inestimabile per la comunità di qualsiasi genere si tratti: culturale, sociale, sportivo ricreativo o sanitario. Abbiamo notato - aggiunge Bedronici - che appena si è potuto tornare a operare con più tranquillità tutte le associazioni hanno risposto positivamente con un rinnovato slancio e spirito di protagonismo».
Sulle sfide future la presidente è chiara, «Il problema del ricambio generazionale è sempre più all’ordine del giorno. Per questo stiamo lavorando - conclude - per riuscire a far lavorare i volontari con i giovani. Il tutto entrando direttamente all’interno di quel serbatoio immenso delle scuole per far comprendere, spiegare, illustrare alle giovani generazioni il valore del servizio alla comunità. Una sfida iprescindibile che deve riuscire non solo a sensibilizzare i giovani e le giovani ma deve essere capace di creare una rete solida tra le associazioni superando così gli ‘steccati’ di campanile di ogni singola realtà».

CORSA DAL PANE
La «Coppa Cobram» di fantozziana memoria calibrata in salsa faentina, quindi non poteva che essere ribattezzata come «Coppa Dal Pane», è pronta a scendere in strada. Quella in programma per domenica 16 ottobre è un chiaro richiamo alla comicità storica di Paolo Villaggio, che l’associazione Dal Pane, nata a seguito della prematura scomparsa, esattamente una decina di anni fa, di una delle figure più istrioniche e geniali del divertissement manfredo, Valter Dal Pane appunto, ha voluto ha voluto organizzare e dedicare all’amico e collega. Un voler dar seguito al grande lavoro di valorizzazione e cultura di cui la Romagna ha goduto per oltre 20 anni di attività dello stesso «vulcano umano» faentino che oggi, per fortuna, non si spegne. Anzi. Quella che prenderà il via domenica sarà una «gara non gara» che dal cuore della città porterà gli equipaggi concorrenti ad attraversare le colline di Faenza. Il tutto a bordo di bici vintage (Graziella, Olandese), risciò, tandem o comunque a qualsiasi mezzo a pedale, anche di autocostruzione, in cui non siano contemplati telai al carbonio, razze super performative, motorini elettrici o qualsiasi altro tipo di diavoleria meccanico-ingegneristica contemporanea. Il tutto affrontando una ventina di chilometri in cui i «pit stop», e questo non potrebbe che essere assolutamente in stile «dalpaniano», non saranno miscele ipervitaminiche, barrette super concentrate o miscugli performativi, bensì sano vino romagnolo, pane, salame e formaggi…. Tre le cantine coinvolte (Francesconi, Leone Conti e La Sabbiona) con arrivo alla Torre di Oriolo con party musica e divertimento. Per partecipare è inoltre richiesto obbligatoriamente un abbigliamento a tema «Romagna mia, dai bagnini alla balera» con chiara ispirazione al turista in riviera. Si partecipa in team (minimo 2, massimo 8 persone per team) e ci saranno prove da sostenere nelle diverse tappe sul percorso.  La partenza della Coppa Dal Pane sarà alle 10 circa da Piazza del Popolo a Faenza. Per informazioni www.associazionedalpane.it. L’unica accortezza? Ricordarsi di aver montato la sella…

DOMENICA UNA FESTA IN CITTA'
Una festa delle e per le associazioni. Dalle ore 9.30 alle 20 di domenica 16 ottobre il mondo del terzo settore e i suoi protagonisti saranno pronti ad incontrare la città. La cornice della tradizionale festa del volontariato sarà piazza del Popolo (solo in caso di maltempo si terrà presso la Fiera in via Risorgimento, 3). Il titolo della festa «I colori della solidarietà» rappresenta il valore dell’eterogeneità presente nel mondo delle associazioni, nell’essere diversi ma saper cooperare, perché non è nei numeri, ma nel lavorare insieme, la vera forza del volontariato. La festa è organizzata dalla Consulta del Volontariato insieme alle associazioni del territorio della Romagna Faentina. Durante la giornata diversi gli eventi che si susseguiranno. Tra gli altri si ricordano la XII giornata del dialogo interreligioso, flash mob, intrattenimento per grandi e piccoli e di riflessione sul volontariato, sarà assegnato il Premio Mariposa, presentato il progetto Mappa del Tesoro, Pranzo del volontariato, musica ed eventi formativi e informativi su Blsd con consegna attestati e gadget, bolle di sapone, pupazzi con guanti di lattice, visione dei mezzi e delle attività associative, sfida all’ultimo battito gara di Rcp con manichini e app con premiazione finale. Non mancheranno i volontari del sorriso, truccabimbi, percorsi di educazione stradale, passeggiata e tanti altri giochi per l’intera giornata.
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