Faenza, la Piccola Betlemme in attesa del permesso per offrire il pasto natalizio ai senza tetto
Fino allo scorso anno, il pranzo natalizio della Piccola Betlemme di Faenza si teneva il 26 dicembre per non sovrapporsi a quello organizzato dalla Consulta del volontariato nella sede di Gemos. Quest’anno, invece, se arriverà il permesso del Comune verrà proposto il 25, a piccoli gruppi, come in un giorno «normale» di mensa: «Abbiamo pensato - spiega Luca Venturi - che portare a chi vive per strada una porzione di lasagne da consumare su una panchina, con questo freddo, non sia davvero il caso. Speriamo davvero di poter procedere per portare un po’ di calore a chi è più in difficoltà. Possiamo gestire la cosa contingentando gli ingressi, in modo da dare comunque una risposta». Venturi si aspetta, come nel 2019, una sessantina di persone: «Sugli altri fronti, quelli che riguardano chi è in cassa integrazione o ha perso il lavoro, notiamo invece un aumento della richiesta. Sono famiglie che vivono situazioni temporanee di perdita del lavoro o difficoltà economica e che non se la sentono di sostenere, con noi, dei colloqui. Ma comunque si presentano per la distribuzione dei pacchi, che adesso è aperta anche il mercoledì, oltre al venerdì e alla domenica. Noi le vediamo spesso, segno che questo periodo il segno lo ha lasciato sul serio». La Piccola Betlemme sta anche preparando dei cesti natalizi da distribuire il giorno di Natale: «Ci siamo messi in rete con i “Carrelli Amici Faenza” per preparare cassette di frutta e verdura o di altri viveri. Per i bambini abbiamo preparato letterine, doni e giocattoli e il 24 dicembre ci sarà Babbo Natale a darci una mano per la distribuzione, intrattenendo i più piccoli. Accogliamo chiunque, non è affatto necessario prenotarsi per ricevere la propria piccola dose di solidarietà». (s.manz.)