Riccardo Isola - Al di là di questa improvvisa escalation guerrafondaia promossa dalla Russia in terra d’Ucraina, con le inevitabili ripercussioni in termini di afflusso di profughi e quindi di bisogni, sul territorio faentino rimangono alte le richieste di aiuto provenienti da persone e famiglie residenti. Dal cibo a un posto letto, fino ad arrivare ai pacchi viveri e agli aiuti finanziari per pagare le bollette la situazione è palesemente difficile. Lo conferma la Caritas che nelle parole del direttore don Marco Ferrini sottolinea come «rispetto ai picchi durante la pandemia del 2020 i numeri evidenziano un leggero calo. Ma questo non deve far tirare un sospiro di sollievo visto che il dato, se raffrontato con il periodo pre Covid, dimostra come i tassi di ingresso ai servizi che offriamo è nettamente superiore. Ancora dati certi per questo 2022 non li abbiamo, aspettiamo il trimestre, ma dal monitoraggio dell’attività quotidiana nel nostro centro d’ascolto, nei nostri punti mensa e distribuzione pacchi viveri, confermiamo una situazione drammatica». A destare ulteriore preoccupazione è l’aumento dei connazionali e residenti faentini. «Tanti veramente tanti sono gli italiani che vengono a chiedere un aiuto. C’è una fragilità diffusa, non solo economica ma anche e soprattutto psicologica, dovuta a due anni di forte mancanza di socialità e quindi di chiusura. Perdita del lavoro, esplosione del caro energia, difficoltà strutturali nella chiusura dei bilanci famigliari e personali sono solo alcune delle ragione che spingono a venire a fare un colloquio in Caritas». Per avere un ordine di grandezza, nel 2021 sono stati 9.343 i pasti serviti alla mensa del Centro di Ascolto. Nel 2019 erano stati 6.505 (+43%). Significativi aumenti ci sono stati negli ultimi anni anche per quanto riguarda l’accoglienza notturna (4.432 notti, erano 3.890 nel 2019; +14%) e la distribuzione di pacchi viveri (1.905; nel 2019 erano 1.383; +38%). A questi dati, riferiti al solo Centro di Ascolto, vanno aggiunti i servizi caritativi messi in campo ogni giorno dalle Caritas parrocchiali distribuite in tutta la Diocesi. Inoltre per far fronte a questi numeri la Caritas, oltre a risorse proprie, ha potuto e può contare su importanti elargizioni nel la’nno scorso sono arrivare a 53mila euro.