Faenza, la Bottega Bertaccini «torna al mondo»
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Maggio intenso quello della Bottega Bertaccini di Faenza, libreria ma anche centro nevralgico di tutto quel mondo della cultura romagnola che parte dalla tradizione per trasportarla nel futuro e che lunedì 10 maggio, alle 11, ospiterà la consegna di un fondo fotografico di Giuseppe Bellosi ai ragazzi della Fototeca Manfrediana di Faenza. Si tratta in particolare di «una raccolta di 48 fotografie di area faentina, databili dalla fine dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento», come dice lo stesso Bellosi, che riconsegnerà gli scatti alla città, anche perché sono tutti frutti del lavoro di studi fotografici cittadini e recano anche i nomi delle persone ritratte. La donazione di Bellosi, oltre che per il suo valore documentario, è importante anche come gesto simbolico, rinnovando la generosa tradizione che ha visto numerosi cittadini nel corso degli anni destinare testimonianze dell’arte e della storia faentina agli istituti e alle associazioni della città.
Ma la Bottega Bertaccini a sua volta in questi giorni (e fino al 29 maggio) ospita una mostra. «Mestieri i ieri, mestieri di oggi», vocata a quella che Giuseppe Masetti definisce la «tutela del patrimonio immateriale del saper fare». Nell’allestimento curato dall’associazione Il Lavoro dei Contadini, si compie un percorso che attraversa i secoli partendo dagli Antichi Mestieri di Bologna con sedici incisioni seicentesche di Annibale Carracci e Giuseppe Maria Mitelli (concesse dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna), fino ad arrivare ai giorni nostri con le opere di stampatori, incisori, ceramisti, falegnami, tegliai e intrecciatori di vimini. In particolare le ceramiche di Carla Lega (Faenza), i cesti di Arianna Ancarani (Tredozio), le tele stampate di Egidio Miserocchi (Santo Stefano), i lavori in legno di Stefano Rubboli (San Zaccaria), le teglie di Maurizio Camilletti (Montetiffi).
Infine, si chiama «Torniamo al mondo. Quattro libri per ricominciare» il nuovo cartellone degli incontri letterari della libreria, che si terranno «in presenza» e all’aperto, per trenta persone, il sabato pomeriggio alle 17.30 (prenotazione obbligatoria allo 0546/681712). Sabato 8 maggio Pietro Lenzini presenterà il suo libro De Sacris Signis, dialogando con don Ugo Facchini, autore dell’introduzione e docente di Teologia. Sabato 15 maggio toccherà a Sara Cavina e Sara Zanni con la guida La Via dei Gessi e dei Calanchi a piedi - Da Bologna a Brisighella e Faenza in 7 tappe, insieme a Marina Lo Conte, sabato 22 a Federico Savini con Il Liscio - Antropologia musicale dei romagnoli a ritmo di zum-pa-pà, insieme a Gianni Siroli, mentre il 29 maggio tornerà Giuseppe Bellosi per presentare Dante in Romagna - Mito, Leggende, Aneddoti, Tradizioni Popolari e Letteratura Dialettale, scritto insieme a Eraldo Baldini, con l’intervento di Alberto Giovannini.