Faenza, il recupero della palestra Cavallerizza grazie al sostegno di Conad con 300mila euro
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Conad, importante insegna italiana della Grande Distribuzione, conferma il proprio impegno a supporto delle comunità nelle quali opera con l’iniziativa “Sosteniamo l’Emilia-Romagna”. Tra i progetti sostenuti anche quello per la palestra Ivo Badiali di Faenza, meglio conosciuta come Cavallerizza, tra corso Garibaldi e piazza Dante, nei pressi del Conad City, a sua volta andato completamente alluvionato. Nella palestra Ivo Badiali con la donazione Conad, di 300mila euro, sono previsti interventi per realizzare la nuova pavimentazione sportiva e la sistemazione del sottofondo e un intervento sugli impianti in affiancamento ai lavori già previsti che sono finanziati attraverso il Pnrr. Dal 5 al 15 luglio, nei 3.300 punti vendita Conad di tutta Italia, è stata lanciata una raccolta fondi che ha visto in campo clienti e soci e delle cooperative Conad, per sostenere cinque progetti in cinque comuni delle province di Forlì-Cesena e Ravenna, a supporto delle comunità colpite dalle alluvioni di maggio 2023.
L'impianto sportivo manfredo, molto conosciuto in città, è uno dei punti di riferimento della comunità sportiva, luogo di allenamento di centinaia di giovani che praticano diverse discipline sportive. La palestra, già candidata a un progetto di rigenerazione attraverso i PNRR, nel corso dell'alluvione del 16 maggio è stata pesantemente colpita da acqua e fango. Per quello che l'impianto sportivo rappresenta per la città e per i tantissimi giovani che in quegli spazi si allenano è stato deciso che il contributo di Conad venisse indirizzato proprio verso la palestra Ivo Badiali che durante l’alluvione del 16 maggio è stata allagata nell’area della palestra danneggiando irrimediabilmente il parquet in legno con interessamento del relativo sottofondo in cemento mentre la zona degli spogliatoi è stata completamente sommersa. Allo stesso tempo furono fortemente danneggiate le parti impiantistiche relative ai quadri elettrici e la relativa distribuzione interna. Anche le murature perimetrali furono danneggiate assieme alle attrezzature sportive non più recuperabili. La zona degli spogliatoi, compresa la centrale termica, allocata nell’interrato, è sommersa dall’acqua con forti danneggiamenti delle strutture, degli impianti e delle finiture.