Faenza, il premio Arte Tamburini a Roberta Cappelletti e le Emisurela
Prosegue il Premio Arte Tamburini che ogni anno nel ricordare la grande voce storica faentina di Romagna Mia vuole premiare le migliori voci e le migliori figure femminili della storia e del folklore romagnolo: il premio e' gia' stato assegnato da una giuria formata da Giordano Sangiorgi, patron del Mei, Riccarda Casadei di Casadei Sonora, figlia del grande maestro Secondo Casadei, Armando Faccani, presidente del Club Secondo Casadei, Bruno Malpassi, fondatore dei Ballerini alla Casadei, insieme alla Famiglia di Arte Tamburini, alle voci di Patrizia Ceccarelli, Antonella Nuti e Rosita Rota. Quest'anno le premiate saranno la rockstar del liscio Roberta Cappelletti per la sua grande carriera e le sue indubbie doti e le giovani indie del folklore Anna e Angela De Leo che formano il duo delle Emisurela, che ha saputo riportare il sapore del liscio tra le giovani generazioni.
Il Premio Arte Tamburni sara' consegnato venerdì 19 maggio al Club Monte Brullo di Faenza in occasione della grande festa in musica Veglione Romagnolo che vedra' esibirsi insieme l'orchestra di Roberta Cappelletti e la formazione delle Emisurela.
Arte Tamburini, la voce dell’Orchestra del maestro Secondo Casadei che ha inciso il disco Romagna Mia e' scomparsa il 22 dicembre 2017. Dal 2018 si svolge il Premio Arte Tamburini che la omaggia e la ricorda. Nel tempo è diventata un’icona del liscio romagnolo continuando la sua carriera artistica con la storica orchestra del Folkore di Romagna. Faentina, aveva 82 anni, esordì come cantante a 16 anni al teatro Masini di Faenza, ma fu nel 1952, quando per la prima volta salì sul palco con l’Orchestra di Secondo Casadei, che ebbe ufficialmente inizio la sua carriera di star della musica folk romagnola.
Il nome di Arte Tamburini resterà per sempre legato alla Romagna: sua infatti è la voce femminile che registra per la prima volta su disco nel
lontano 1954 l’immortale Romagna Mia. Faentina, debutta al Teatro Masini nel 1950 e viene notata dal grande Maestro Secondo Casadei che nel 1952 la porta nella sua orchestra. Due anni dopo l’episodio di Romagna Mia, che la porta nell’Olimpo della musica della tradizione del folklore romagnolo. Dal 1969 il suo nome poi si lega a una nuova orchestra da lei stessa fondata: il Folklore di Romagna che la vede qui anche nelle vesti di imprenditrice musicale. La “donna del liscio” si è spenta lo scorso anno ricordata a Faenza con una iniziativa in occasione dell’ultimo Capodanno.