Faenza, il Mei e il sindaco prendono contatto con i Måneskin
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Che i Måneskin, recenti e acclamatissimi vincitori dell’Eurovision Song Contest, si fossero esibiti a Faenza, al Mei, cinque anni fa e da perfetti sconosciuti, è una notizia che in questi anni (specie dopo il successo del gruppo a X Factor) ha rimbalzato più e più volte tra giornali e bacheche social. Però che il gruppo possa tornare a calcare il palcoscenico in centro a Faenza è una notizia di queste ore. Tutta da confermare, s’intende.
Nel senso che ovviamente la partecipazione della band al prossimo Mei di inizio ottobre è tutto fuorché certa, ma è comunque un obiettivo dichiarato di Giordano Sangiorgi e del sindaco Massimo Isola. «Lui stesso ha voluto prendere contatto con una promoter dei Måneskin che lavora da tempo nel circuito del Mei - spiega Giordano Sangiorgi -, così abbiamo avviato una proposta di ingaggio. So che in questa fase, tanto più dopo il trionfo europeo, i Måneskin lavorano a un lancio internazionale, ma sono stati loro stessi a rivendicare più e più volte le loro origini nel circuito indipendente. Origini che passano proprio dal Mei, dove suonarono cinque anni fa accompagnati dai genitori, dato che erano giovanissimi, ma già si erano fatti largo in alcuni contest, accedendo così per merito al Mei. E questo prima di X Factor».
Nell’arco di pochissime ore, la vittoria già storica della giovane rock-band italiana all’Eurovision è diventata un cliccatissimo argomento di dibattito sui social, e anche l’idea che il retaggio dei Måneskin risieda in quella «gavetta» che si mette insieme suonando dal vivo nei piccoli club anziché nella spinta fornita da un talent show come X Factor ha «condito» molte discussioni. Come a dire che nella «narrazione» dei Måneskin (e del rock in generale), il fatto di essere nati sui palchi anziché in tv ha un’importanza di non poco conto. E magari anche allo scopo di consolidare il loro affratellamento al mondo della tante rock-band indipendenti del Belpaese, il ritorno dei Måneskin al Mei resta un’eventualità improbabile, certo, ma non impossibile. (f.sav.)