“Il riflesso dei gesti concreti" è il titolo dell’evento annuale dedicato ai progetti di sostenibilità del
Gruppo CAVIRO, quest’anno in collaborazione con il Mic Museo Internazionale delle Ceramiche che ospita, oltre alla collezione permanente, la mostra di oltre 200 opere realizzate dall'inventore del “Made in Italy”, il grande Gio Ponti.
“Impari le cose fatte con le mani. Nulla che non sia prima nelle mani” è la celebre citazione dell’architetto e designer italiano che non solo incarna il valore del saper fare, ma riflette perfettamente anche l'impegno tangibile, il riflesso dei gesti concreti del Gruppo Caviro nei confronti delle persone, della filiera e dell’ambiente. L’evento, introdotto da una performance dell’artista romagnolo Paolo Cevoli, conduttore e moderatore d’eccezione, ha visto la partecipazione di più voci e interventi: tra gli ospiti, il giornalista e Head of Sustainability Will Media Mattia Battagion, il Direttore Centro Studi Unioncamere Emilia-Romagna Guido Caselli e la Direttrice Generale Confcooperative Fabiola Di Loreto.
Nel corso dell’evento è stato presentato il nuovo Manifesto del Gruppo “
Il cerchio della vite”, che sintetizza il modello di perfetta circolarità economica della cooperativa, reinterpretato per raccontare l’impegno del Gruppo rispetto alla propria impronta di CO
2 e al processo di carbon assessment. È stato, infatti, rivelato il calcolo delle emissioni di CO
2 - Scope 1, 2, 3 - dell’intero Gruppo (Faenza, Forlì, Savignano sul Panaro e Fumane), insieme ai traguardi raggiunti nel 2023 e l’ulteriore impegno a colmare gli obiettivi SDGs dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Carlo Dalmonte, Presidente Gruppo CAVIRO, dichiara:
“Oggi è cruciale puntare a una transizione ecologica concreta. Sta a noi e a tutta la filiera che rappresentiamo diffondere buone pratiche e azioni concrete volte a uno sviluppo rigenerativo, una visione più grande. Ecco perché abbiamo deciso di contabilizzare il nostro carbon assessment, primo passo necessario alla definizione delle strategie di decarbonizzazione per agire e innescare un cambiamento positivo”.
Il Gruppo si distingue, a livello nazionale e internazionale, come precursore di un modello di economia circolare “Dalla Vigna alla Vigna”, in continua evoluzione: un circolo virtuoso che elimina il concetto di scarto a partire dalla vigna, dove ogni materia prima viene considerata una risorsa preziosa, lavorata e trasformata in un nuovo ingrediente naturale da rimettere in circolo, un ciclo che unisce l’uomo e l’ambiente, l’uva e la terra, il presente e il futuro.