Riccardo Isola - Il 21 novembre, salvo le perduranti condizioni meteo avverse, nella Giornata mondiale dedicata agli alberi, Faenza darà vita a un progetto sperimentale. Il primo a livello nazionale di questa tipologia. Si tratta della piantumazione di alberi, in totale 431 unità, all’interno della rotatoria posta immediatamente fuori dall’accesso/uscita del casello dell’autostrada (231 piante) e nelle parti limitrofe presenti lateralmente alla stessa (altre 230 unità). Si tratterà prevalentemente di frassini, ornielli, aceri montani, frassini maggiori, querce, tigli, pioppi e platani.
«E’ un’iniziativa se vogliamo al contempo necessaria e simbolica. Non risolverà certo la questione inquinamento della città – spiega l’assessore all’Ambiente di Faenza, Antonio Bandini – ma è comunque una barriera verde, più che un bosco, che nel giro di qualche anno permetterà di rispondere a due obiettivi intrinsechi al progetto: quello di un intervento che abbia una finalità di rifunzionalizzazione estetica dell’area e quello, appunto, compensativo dal punto di vista ambientale. Compensativo, lo ripeto, e non certo risolutivo». A rendere questa iniziativa però particolare e potremmo dire anche molto «social», è il coinvolgimento e la condivisione trasversale dell’idea da parte di istituzioni, aziende e gruppi di cittadini, comprese anche numerose associazioni di volontariato. «Di fatto - rimarca con soddisfazione l’assessore - l’intera operazione avrà un costo economico pari a zero per la comunità». Il motivo è presto detto. «Oltre ad aver trovato d’accordo tutti i principali enti interessati, dal Comune alla Provincia - aggiunge l’assessore manfredo - c’è stato anche il nulla osta della stessa società Autostrade per l’Italia. Dal punto di vista economico, nello specifico - prosegue Bandini - gli alberi che saranno piantati sono stati donati dal Corpo forestale dello Stato, e sono tutte essenze arboree autoctone, il compost che abbiamo in questi giorni portato a dimora nelle aree interessate all’iniziativa è stato regalato da un’azienda del territorio (Caviro), i lavori di messa a dimora delle piante saranno effettuati, sotto l’ovvia e competente supervisione dei tecnici comunali, dagli stessi cittadini volontari proprio il 21 novembre. Ancora - prosegue Bandini - il sistema d’irrigazione è già presente e basterà solo effettuare gli allacci e i lavori di preparazione del terreno saranno effettuati da alcuni aderenti alla Coldiretti. Una condivisione che dimostra come trasversalmente l’idea è piaciuta alla città».
Quello della rotatoria non sarà però l’unico. Sempre durante quest’anno, infatti, saranno messi a dimora altri 200 alberi nell’area di Oriolo. Ed ancora. «Nell’immediato futuro - illustra Bandini - faremo un’iniziativa simile anche sulla rotatoria esistente tra via Lesi. Rosselli e Testi in ingresso all’area urbana del Borgo. Non abbiamo ancora i tempi certi e nemmeno le tipologie delle piantumazioni, ma questa sarà sicuramente la seconda realtà urbana interessata da un intervento simile a quello di questo fine mese». Non manca però chi storce il naso sull’iniziativa tirando in ballo la questione sicurezza. «In primis - risponde - gli alberi piantumati sono stati scelti in funzione delle caratteristiche in sintonia con l’esigenza della preservazione dell’incolumità dei veicoli e quindi delle persone che vi transitano nelle immediate vicinanze. Inoltre le file di alberi saranno allestite in maniera concentrica, in relazione al grado di accrescimento degli stessi e con un’area di rispetto dal bordo della rotatoria di una decina di metri».