Fabrizia Montanari - Sedetevi a tavola con equilibrio e gusto, starete meglio e sarete più felici. E’ un messaggio da cui oggi siamo «bombardati» in tv, sui social, nelle conversazioni fra amici, ma quanti di noi possono dire di saperlo fare veramente? Annamaria Acquaviva, classe 1978, nata a Bologna ma faentina d’adozione dove ha il suo studio in corso Matteotti, medico nutrizionista e componente del consiglio direttivo dell’Asand, associazione nazionale tecnico-scientifica alimentazione, nutrizione e dietetica, lo sa fare bene e lo sa insegnare agli altri, come dimostrano il successo del suo HealthRevolutionBlog, e delle sue iniziative pubbliche, oltre che l’Italian Health Award, l’Oscar della salute da lei vinto nel 2018 e altri prestigiosi riconoscimenti. Spesso in giro per l’Italia, la dottoressa Acquaviva è anche un’esperta divulgatrice scientifica per l’Istituto Oncologico Romagnolo nell’ambito delle campagne di prevenzione della salute e il suo volto dolce e gentile è noto a molti, anche ai più piccoli, nei confronti dei quali la sua attenzione è massima e per i quali nel 2016 ha ideato uno studio scientifico denominato progetto Batman e nel 2018 la campagna #Ior Mangio Sano e con più Gusto di promozione della sana alimentazione dei bambini e a seguire nel 2019 «Sano, giusto e con gusto» a cui possono aderire anche scolaresche, associazioni culturali, ludiche, sportive e nuclei familiari.
«L’obesità è il primo fattore di rischio per tante malattie, anche oncologiche - sottolinea Acquaviva - in Italia, secondo i più recenti dati della sorveglianza nutrizionale ‘Okkio alla salute’, un terzo dei bambini è sovrappeso o obeso, inoltre il 33% non fa una colazione adeguata e il 20% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura».
Il problema esiste, a livello infantile quindi, ma anche fra gli adulti, perché ormai è scientificamente provato che l’insorgenza di molte patologie è strettamente correlata all’alimentazione.
«Certo - conferma Acquaviva - diabete, problemi metabolici, patologie dermatologiche, tutte le intolleranze alimentari e perfino una condizione femminile come l’ovaio policistico possono essere tenute sotto controllo con l’alimentazione».
Nonostante questo sia, a grandi linee, risaputo fra gli adulti, spesso fatichiamo a mettere in pratica le buone abitudini. Cosa ci suggerisce in proposito?
«Io propongo uno stile alimentare equilibrato, ma personalizzato sulle esigenze dei pazienti e sulla loro condizione: non una dieta che miri ad un singolo obiettivo (esempio perdere peso), ma un programma che diventi un’abitudine piacevole che possa durare nel tempo. Solo provando menu vari, gustosi e adatti allo stile di vita della persona e della sua famiglia si può attuare un reale cambiamento».
Menu e ricette che si possono trovare anche sul suo blog?
«Certo, HealthRevolutionBlog è nato nel 2013 proprio allo scopo di offrire consigli alimentari proponendo ricette sane e gustose realizzate da una moglie e mamma quale io sono, sempre di corsa tra scienza e cucina sognando il meglio per la salute di tutti i bambini. Do anche consigli su come creare una lista della spesa ben organizzata, un planner di menù settimanali in modo da sapere cosa cucinare ogni giorno e riuscire a portarsi avanti, magari dedicando ai fornelli un solo giorno a settimana e congelando tutto già porzionato».
La sua dunque è molto più di una «professione» in senso stretto?
«Nutrizione e prevenzione sono le mie grandi passioni, che mi hanno coinvolta a tal punto da farne la mia professione per la vita».
E dove la porteranno in futuro?
«Sto portando avanti il progetto ‘Sano giusto e con gusto’ ed è emozionante la risposta di oltre un centinaio di colleghi dietisti nutrizionisti che, in tutt’Italia, metteranno a disposizione la propria professionalità al servizio della salute dei bambini. Il progetto prevede anche un divertente campionato, una sorta di gara di ricette e menu sani, che si concluderà con un grande evento e la premiazione del miglior elaborato, nonché riconoscimenti a chi avrà dato il suo prezioso contributo».