Faenza, i 25 anni del Mei, con Lundini, il ritorno del «palco giovani» e un film in lavorazione
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«In un quarto di secolo di storia il Mei si è sempre mostrato lungimirante sui cambiamenti del mercato musicale, che quasi sempre riflettono o addirittura spiegano o preludono quelli sociali. E indagando su questo evento abbiamo anche capito che, probabilmente, poteva nascere solo in una terra come questa». Parola di Diego Schiavo, che insieme a Marco Melluso è il regista del docufilm in lavorazione «I Mei 25 anni», dedicato naturalmente al quarto di secolo del Meeting degli Indipendenti di Faenza, e la cui lavorazione (con l’inizio di una distribuzione fatta di sale ma soprattutto di eventi speciali e festival) dovrebbe concludersi tra un anno circa.
Il Mei, ad ogni modo, tornerà ancora una volta nel centro di Faenza dal 30 settembre al 2 ottobre, con il consueto tripudio di concerti, il mercato dei produttori indipendenti e del vinile, il forum del giornalismo musicale, un’importante anteprima alla Galleria della Molinella (dal 24 settembre) con la mostra di caratura nazionale su Guido Crepax e le copertine dei vinili da lui realizzate, nonché l’importante ritorno del palco dei giovani. «Che per molti aspetti è la nostra mission più autentica - aggiunge il patron Giordano Sangiorgi -. Su quel palco si esibirono nel 1995, quindi prima ancora del nome Mei, degli allora sconosciuto Subsonica, e come ormai arcinoto qualche anni fa suonarono i Måneskin, ancora adolescenti. È qui che si convoglia buona parte del meglio che l’universo musicale emergente italiano esprime nel corso dell’anno».
Ma il Mei è fatto anche di premi, eventi e ospiti. Il più speciale di questa edizione sarà Valerio Lundini, «la figura più spiazzante di questi anni - dice Sangiorgi -, comico surreale ma anche musicista intelligente, atipico in Rai e molti verso incarnazione di quella fluidità dei talenti che oggi fa la differenza».
Saranno poi premiati (e suoneranno dal vivo) gli ottimi C’mon Tigre e Ditonellapiaga, vista a Sanremo con Donatella Rettore, poi si esibirà Luca Madonia in omaggio a Battiato («Fu lui a portarlo al Mei quando i grandi nomi ancora ci snobbavano - ricorda Sangiorgi -, passò due ore a confrontarsi con i tanti giovani che gli avevamo mandato i loro demo, una cosa veramente unica e ammirevole»), e ancora Filippo Graziani per i 25 anni dalla scomparsa del padre Ivan, Roberta Giallo per i dieci anni da quella di Lucio Dalla, Ferdinando Molteni ed Elena Buttiero nei 45 dalla dipartita di Tenco e uno speciale omaggio a Pasolini, che coinvolgerà diversi artisti alle prese con le poche e significative canzoni composte dal poeta, nonché il reading a lui dedicato da Pierpaolo Capovilla.