Faenza, gli «Affluenti» di Maurizio Pilò da Bertaccini
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Rimarrà visitabile fino al 31 marzo la mostra «Affluenti», con le opere di Maurizio Pilò che il curatore Roberto Pagnani ha esposto alla Bottega Bertaccini di Faenza. Manfredo di nascita, l’oggi 65enne Pilò ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, seguendo i corsi di Umberto Folli, Tono Zancanaro e altri, con Claudio Spadoni come relatore finale. Stabilitosi a Santa Maria in Fabriago negli anni ‘90, si è cimentato in maniera personale con la formula oltremodo classica del paesaggio naturalistico, frutto prima della frammentazione, e poi di una successiva ricostruzione, non solo del proprio vissuto poetico interiore ma anche di quello più razionale e pratico, legato all’esperienza lavorativa come grafico, impaginatore, fotografo e infine pittore. Per la mostra «Affluenti», Roberto Pagnani scrive che nei lavori di Pilò «troviamo e apprezziamo delle “mappe” paesaggistiche, dove lo sguardo attento dell’artista traccia una nuova visione di ciò che vede, grazie alla sua analitica sensibilità... È gratificante l’incontro con Pilò, perché lavora con una disarmante pulizia e un’onestà intellettuale che ne fanno un uomo e artista di spessore, con un proprio chiaro e non inquinato “paesaggio interiore”».