Le opposizioni in consiglio comunale non sono tenere nei confronti della giunta e della maggioranza di governo della città.
E’ passato un anno ma per Stefano Bertozzi, esponente di fratelli d’Italia «stiamo assistendo a proclami e comunicati stampa roboanti ma di vere concretizzazioni ancora nulla. Sul Pums poi lo vediamo in questi giorni con diversi cittadini che firmano contro un progetto costoso, la sola manutenzione annuale costerà 600 mila euro l’anno, limitativo, impattante e senza vere e precedenti azioni di riequilibrio. C’è una questione aperta e scottante, quella dell’Asp e con essa anche delle altre partecipate e controllate comunali, i cui bilanci sono tutt’altro che solidi. Un’Azienda di servizi alla persona che avrà un bilancio 2021 con un pesante segno meno di circa 600 mila euro. Qui la responsabilità è solo gestionale o anche politica? Sul centro storico si parla poco e male, sulla sicurezza le cose sono sotto gli occhi di tutti».
Non più tenero è il giudizio dell’esponete della Lega, Gabriele Padovani che ricorda come «in un anno, seppur duramente attraversati da un pandemia che non ha risparmiato il nostro territorio, si è fatto poco o nulla di investimenti con soldi comunali. Tutto ciò che si è speso è arrivato dai governi centrali. Al di là di questo, sul centro storico si sta aprendo una partita molto dura e penalizzante, come quella del Pums per la quale siamo contrari nelle formule concrete adottate, sulla sicurezza abbiamo una visione complessiva della gestione e delle politiche diametralmente opposta a quella proposta e tenuta dai Cinque stelle di governo».
Infine Massimo Zoli della lista civia Per Faenza, sottolinea come «al di là degli aspetti politici nel seno partico e di scontro ideologico tra le parti, io non posso che evidenziare come su argomenti amministrativi, concreti, legati al futuro e allo sviluppo della città, questa amministrazione prende poca posizione. Inoltre - aggiunge - sul Pums penso che, al di là della dimensione legata alla necessaria e imprescindibile attenzione alle questioni ambientali, non è che queste si risolvano togliendo parcheggi in centro e allargando la ztl e poi si permetta e si punti, fuori mura, ad avere un nuovo polo commerciale (ex Le Perle) con potenzialità di un milione di arrivi in auto l’anno. E’ un controsenso e un ulteriore schiaffo a chi in centro ci vive, ci lavora e lo ama». (r.iso.)