Faenza, Fabio Gramellini dell'istituto Oriani premiato a Grottammare
Il forlivese Fabio Gramellini, dirigente scolastico dell'istituto Oriani di Faenza, è stato premiato con Menzione d’onore per il romanzo storico “L’oro delle legioni” (2023, Nolica Edizioni) nell’ambito del 15º Premio Letterario Nazionale “Città di Grottammare”, organizzato dall'Associazione Pelasgo968.
I vincitori delle varie sezioni della competizione letteraria, a cui hanno preso parte circa 1000 autori da tutta Italia, sono stati annunciati lo scorso 15 aprile; tra i 375 romanzi in gara, di cui 42 in particolare per la sezione Romanzo storico, l’opera di Fabio Gramellini è stata ritenuta dalla giuria meritevole di Menzione d’onore, replicando così il riconoscimento che l’autore aveva già ottenuto nel corso della dodicesima edizione del Premio nel 2021 con il suo precedente romanzo “La terza aquila – Il prezzo dell’onore” (2020, Capire Edizioni), inizio ideale de “L’oro delle legioni”.
La giornata di premiazioni si è svolta il 4 maggio e ha visto la presenza della scrittrice Dacia Maraini, la quale è stata insignita anche della Cittadinanza onoraria da parte della città di Grottammare.
“L’oro delle legioni” è un romanzo che catapulta il lettore sul limes renano, in un intreccio di vicende che coinvolgono Romani e Germani tra avventure e colpi di scena, lasciando spazio anche a riflessioni sul rapporto tra vita e morte, tra castigo e perdono, tra il dovere del soldato e l’etica dell’individuo che rifugge le violenze e che si trova nel dilemma antico di dover “fare il torto o patirlo”.
Fabio Gramellini, laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, è Dirigente Scolastico e appassionato di storia militare. Già autore del saggio: Storia della Guerra Italo-Turca 1911-1912 (CartaCanta Editore), giunto alla quarta edizione; nel 2020 ha pubblicato con Capire Edizioni il già citato La terza aquila – Il prezzo dell’onore, prequel del suo ultimo romanzo ambientato anch’esso nel I secolo a.C. ai tempi della drammatica battaglia di Teutoburgo, ricostruita basandosi sugli scritti di Tacito, Velleio Patercolo e di altri grandi storici latini, ma anche sulle più recenti evidenze archeologiche.