Riccardo Isola - L’amministrazione comunale faentina si avvia all’approvazione definitiva del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). Questi sono strumenti di pianificazione della mobilità di lungo periodo, non a caso per Faenza si parla di un orizzonte temporale che guarda al 2030, finalizzati a ottenere il miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli inquinamenti e il risparmio energetico. Tutto questo in accordo con gli strumenti urbanistici e con gli altri piani di trasporto, al fine di accrescere i valori ambientali, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi. Inoltre, si propongono di soddisfare la domanda di mobilità di persone e imprese nelle aree urbane e peri-urbane per migliorare la qualità della vita secondo principi di integrazione, partecipazione, monitoraggio e valutazione.
L’ITER AMMINISTRATIVO
Questo documento, iniziato a strutturarsi sotto la giunta Malpezzi, ma rimanendo solo ed esclusivamente all’interno dell’approvazione dell’organo esecutivo «oggi - spiega l’assessora al Bilancio e Lavori pubblici, Milena Barzaglia – il progetto passa al vaglio delle commissioni e dello stesso consiglio comunale che lo approverà entro il 30 giugno prossimo. Questo succede dopo che il 2 novembre scorso è terminata la fase del recepimento delle osservazioni che ha visto circa 14 proponenti che hanno creato quasi 300 differenti osservazioni puntuali. A questo punto il piano rivisto e modificato va inviato alla Regione».
I PUNTI PRINCIPALI
Gli obiettivi principali del Pums prevedono alcune importanti novità in ambito della mobilità cittadina. «Aumento delle aree pedonali e delle zone a traffico limitato, in coerenza con gli obiettivi del Pair2020, l’entrata in vigore dell’area a 30 Km/h in tutto il perimetro urbano residenziale, l’incentivo dei comportamenti virtuosi per il rispetto dei limiti di velocità, delle condizioni di accesso alle ztl e di sosta, anche attraverso la realizzazione di varchi attivi (non prima del 2022 ndr). Inoltre – aggiunge Barzaglia – intende mettere in sicurezza i percorsi ciclo-pedonali, con particolare attenzione alla messa in sicurezza degli attraversamenti stradali e l’estensione e diffusione del Piedibus oltre al potenziamento e rinnovamento del servizio di citybike». In più si promuoverà la mobilità elettrica attraverso punti di ricarica per veicoli elettrici all’interno dei parcheggi scambiatori, spostamento e creazione di una sorta di hub per lo stoccaggio merci a nord della città e l’attivazione di servizi di car-sharing. Ma non solo. Rientrano nelle direttrici anche interventi strutturali veri e propri.
STAZIONE E PARCHEGGI
«Una delle priorità - spiega l’assessora - è quella di incentivare l’utilizzo dei parcheggi scambiatori per permettere una riduzione del traffico interno alla città. Per questo la priorità è quella, oltre che ripensare al piano sosta che nel 2022 scadrà la convenzione con Movs, anche la creazione di veri e propri spazi dove poter lasciare le auto. La prima è sicuramente quella della creazione di un parcheggio dove oggi è presente la caserma dei vigili del fuoco». Per quanto riguarda il progetto della stazione «entro giugno - conferma l’assessora - il progetto dell’intervento che riguarda lo spostamento della stazione delle corriere e il restyling dell’area della stazione dei treni sarà definitivo. Da qui entro la fine dell’anno si svilupperà l’iter per renderlo esecutivo e che porterà i lavori a iniziare nel 2022».
ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI
A Faenza il 64% delle persone si muove, per tragitti anche molto brevi, in auto. Le imposizioni impongono che si arrivi al massimo al 49%. Il trasporto pubblico viene utilizzato per gli spostamenti per il 10% e lo si deve portare almeno al 16%, e chi si sposta in bici o a piedi, a Faenza, lo fa per il 24% e deve diventare almeno il 33%. I numeri evidenziano che gli obiettivi sono ancora abbastanza lontani da essere raggiunti. Un cambio di mentalità che va di pari passo a una imprescindibile qualificazione e maggiorazione dei servizi pubblici alternativi all’auto. Il totale del parco auto privato a Faenza nel 2020 contava 41.935 unità, nel 2017 era 38.768 e nel 2016 si fermava a 38.184 unità. Di queste la stragrande maggioranza sono diesel oltre 17 mila seguite da quelle a benzina oltre 15 mila.