Faenza, è morto a 70 anni il sassofonista Silvano Silvagni

Nella notte di giovedì 21 luglio, per complicanze dovute al Covid, dopo un breve ricovero all'ospedale di Faenza, è scomparso Silvano Silvagni, uno dei grandi sassofonisti della storia del liscio romagnolo.

Faentino, classe 1952, Silvagni è stato allievo del grande clarinettista cotignolese Delvolto Argelli, passando poi al sax durante la militanza con un capo-orchestra che a sua volta era un formidabile sassofonista come Silvano Prati. Silvagni si avvicinò alla musica a 19 anni, nel 1971 e, dopo uno stop di un paio d’anni per la leva, tornò in balera non abbandonò più quel mondo, del quale visse i fasti degli anni ‘70 e il progressivo declino dai ‘90 in poi.

Da sassofonista ha suonato con orchestre molto importanti come il ‘Folklore di Romagna’, la ‘Storia di Romagna’ e la ‘Stella del Liscio’. Nel 1989 Silvagni, assieme a Vittorio Palli, costituì la sua orchestra che a tutt'oggi è attiva nel campo con la figlia Vanessa. Fu tra i primi a recuperare una dimensione d’ascolto per la musica romagnola, attraverso il Quintetto Romagnolo, autentico “super gruppo” di veterani dove, insieme al bassista Bruno La Roccia, incrociava il suo sax con la chitarra di Giovanni Fantini (uno che suonava con Secondo Casadei ai tempi d’oro), col clarinetto del suo maestro Delvolto Argelli e con la fisarmonica di Tiberio Marani, uno dei principali compositori della storia del liscio.

Silvano Silvagni lascia la moglie e due figli, Vanessa e Claudio. I funerali sono stati fissati per lunedì 25 luglio con partenza alle 17.45 alla volta del cimitero dell'Osservanza.

Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, esprime così il suo cordoglio: “Faenza e il mondo della musica perdono un importante rappresentante della tradizione romagnola che, anche grazie al suo impegno nel settore, ha contribuito a diffondere e rendere celebre il nome della nostra città nel mondo. La musica folcloristica romagnola è un vero fenomeno sociale e colonna sonora della rinascita dei nostri territori nel periodo post bellico quale testimonianza dello spirito della tenacia e del carattere dei suoi abitanti. Sono molto addolorato per la perdita di Silvano Silvagni; a nome personale e della città mi stringo ai suoi familiari per la sua scomparsa”.

Questo invece il ricordo del Mei, attraverso Giordano Sangiorgi: “La musica di Romagna perde Silvano Silvagni, un grande faentino del liscio,uno dei protagonisti della musica folcloristica romagnola. Silvano Silvagni sassofonista, per mezzo secolo è stato uno dei musicisti delle colonne sonore di quel fenomeno che è la musica della terra di Romagna”.