Faenza e Bassa Romagna, dalla Segavecchia al Cinghiale di Zattaglia, ripartono le feste

Parlano di «ripartenza lenta, con tutte le accortezze del caso», ma i rappresentanti del Comitato Feste e Sagre di Faenza ci tengono anche a dire che «la voglia di ritrovarsi per far festa si respira proprio nell’aria». L’ente consorziale faentino, che raggruppa una trentina di associazioni romagnole responsabili dell’organizzazione di decine di feste e sagre di paese non solo in provincia di Ravenna, quando parla di «ripartenza delle attività ludiche e sociali» naturalmente non parla proprio per tutti, ma ci va vicino.
Adesso si può davvero dire che la stagione dei grandi eventi all’aperto è alle porte e il 2022 si prospetta un anno diverso dai precedenti. «Ripartire, dopo due anni di stop, è una cosa che si deve fare - commentano i consiglieri del Comintato -. Ci sono le condizioni per lavorare in sicurezza e nessuno dovrà sentirsi forzato, ma il fuoco arde sotto la cenere. E i nostri vecchi dicevano che bisogna ‘andargli indentro’».

LA SITUAZIONE
Negli ultimi due anni la gran parte delle iniziative sagristiche (legate al Comitato faentino e non solo) sono saltate o comunque hanno subìto importanti modifiche, nelle date, nel numero di giornate, nell’organizzazione e nei programmi. Stando però al Comitato Feste e Sagre il coordinamento su normative e sicurezza non si è fermato, con centinaia di rinnovi di attestati antincendio e corsi in partenza per gli alimentaristi. «Artisti e fornitori ci stanno contattando - fanno sapere - e una volta definito l’aggiornamento dei disciplinari di sicurezza sulle norme Covid ripartirà la macchina organizzativa. C’è voglia di ripartire e ci aspettiamo che artisti e fornitori vengano incontro alle nostre associazioni. Ci muoveremo coi piedi di piombo, sia sui regolamento che nello stimare la risposta del pubblico. Il primo scorcio di 2022 sarà un bel banco di prova per le associazioni. «Il Covid ha impattato in modo diverso sulle singole realtà - spiegano dal Comitato -. Per fortuna ci sono gruppi che non hanno perso il loro spirito e hanno anche avviato processi di rinnovamento».

LE PRIME FESTE
La prima a ripartire sarà una delle sagre più storiche: la Segavecchia di Cotignola, in programma dal 24 al 27. La sagra di Primavera di Pieve Corleto si terrà dal 22 al 25 aprile e quella della Campagna di Pieve Cesato dal 29 aprile al 2 maggio. La Musica nelle Aie a Castel Raniero, che si è praticamente «gemellata» con il festival «Carpino in Folk», tornerà come noto a svolgersi nel periodo classico, dal 6 all’8 maggio. Il Cinghiale di Zattaglia aspetterà la settimana dopo, dal 13 al 16 maggio e la Fameja di Prada è già in calendario dal 27 al 30 maggio. Al momento sono programmate anche le date delle iniziative di Arcea 2002 a Pian di Sopra (la festa della Primavera il 5 giugno e quella dei Lamponi il 3 luglio), della Festa de Mutor a Pezzolo (11-13 giugno), il ritorno della festa faentina di San Silvestro (17-19 giugno), la Primavera in Fiore a Traversara (22-25 giugno) e il Raduno d’Estate di Fossolo (23-25 giugno). In via di definizione date e programmi anche per le feste di San Martino in Gattara, Reda, Basiago, Circolo Campagnolo di Pieve Cesato, San Cassiano e altre ancora.