Faenza, dopo il successo del Green-Go bus, l'analisi di Erbacci: «Il futuro della mobilità urbana è legato alla guida autonoma»

Romagna | 31 Gennaio 2022 Cronaca
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Riccardo Isola - Da un sogno nato ormai nove anni fa a una realtà solida, utile e proiettata, soprattutto, a nuovi sviluppi. Questo è il «Green go bus», il minibus elettrico cittadino. Intuizione ante litteram voluta dall’imprenditore Giorgio Erbacci in stretto raccordo e rapporto con l’amministrazione comunale guidata, allora dal sindaco Giovanni Malpezzi e oggi portata avanti dal successore Massimo Isola. Una continuità e soprattutto una possibile evoluzione che potrebbe interessare il progetto di urban mobility manfredo entro breve data dai risultati. E’ fiero e soddisfatto Giorgio Erbacci nel fotografae alcuni dei successi ottenuti da questa visione che è al contempo utile, ecologica e circolare, nel senso economico del termine. «Tra i primi feedback che arrivano - spiega Erbacci - non possiamo certo non evidenziare quello proveniente dai passeggeri che lo utilizzano. In queste settimane abbiamo, infatti, superato la quota di 1milione, per l’esattezza siamo a 1.020.000 passeggeri trasportati, nelle due linee esistenti da otto anni e mezzo di vita del Green Go Bus a Faenza». Adesso però si guarda al domani. «Le idee sono veramente tante - sottolinea Erbacci - in primis proprio in relazione al potenziamento e all’ampiamento dei confini di utilizzo e sviluppo del servizio. Dopo aver installato, nel 2021 una nuova stazione di ricarica per le batterie, adesso abbiamo chiuso una collaborazione con un fornitore nazionale per l’approvvigionamento di energia, assolutamente certificata green, in caso di bisogno. Questo ci permetterà eventualmente di soddisfare l’esigenza di garantire e magari potenziare la ricarica energetica della flotta di autobus. Mezzi sui quali abbiamo in mente di realizzare un investimento andando ad acquistarne in giro per l’Europa da Paesi e città che di fatto non li utilizzano. In questo modo - aggiunge - diamo concretezza a quel concetto di economia circolare puntando sul recupero e riutilizzo di mezzi assolutamente in grado di poter soddisfare le esigenze di servizio di trasporto pubblico urbano a Faenza. Dobbiamo - prosegue - sapere gestire sempre più gestire con efficenza ed efficacia la complessità della mobilità urbana». Ma il nuovo e vero sogno nel cassetto di Giorgio Erbacci è anche un altro. «Il passo ulteriore è quello di realizzare, senza intaccare la dimensione e accompagnando l’evoluzione delle competenze dei dipendenti, nel breve e nel lungo periodo, l’implementazione di mezzi a guida autonoma. E’ il futuro ed è già possibile poterlo fare. Noi ci crediamo e stiamo lavorando assiduamente per capire come rendere la cosa, oltre che innovativa a livello globale, anche concretamente realizzabile in una realtà di provincia italiana». Guardare avanti, essere  sempre e più convintamente green, anticipare i tempi per cavalcare l’evoluzione e il progresso del trasporto pubblico non sono idee di sognatori o di un futurismo fantascientifico, il «Green Go Bus», a Faenza, lo dimostra quotidianamente e … da quasi dieci anni.

I numeri
Il totale delle persone trasportate dal 2013 è stato di 1.020.000. Nelle due linee esistenti (da piazzale Pancrazi a via Pistocchi e quella da via della Costituzione al Conad Filanda) le ore di servizio sono state di 58.335 con oltre 680mila chilometri percorsi. Grazie all’impianto fotovoltaico installato nel garage aziendale sono stati prodotti 116.28 MWh di energia elettrica. In questo modo si sono risparmiati 500.000 litri di gasolio con una mancata emissione di anidride carbonica in atmosfera pari a 171 tonnellate.  Tra i vantaggi per l’ambiente grazie all’utilizzo del green go bus i gas serra non emessi sono equivalenti a quelli di 38 automobili monovolume circolanti in un anno. L’energia prodotta sarebbe quella necessaria ad alimentare 894 computer per un anno oppure per far funzionare un televisore 808.114 ore.
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Trovo positivo e utile questo servizio di trasporto, ma perché limitarlo solo in quelle zone di Faenza?! Perché non estendere lo stesso servizio in Borgo? Le corse dei tram start Romagna ormai vanno ad interpretazione di chi guida il tram, fra autisti no vax e autisti poverini, che vengono da fuori chiamati a sostituirli, saltano diverse corse. Già 2 mattine sono rimasta a piedi facendo tardi a lavoro, per non parlare poi della cavolata estiva, con il passaggio del tram ogni ora e addirittura senza le corse nei sabati di agosto. Il Borgo fa parte di Faenza, vota per l'amministrazione comunale, come tutto il resto della città, paga le tasse, come tutti i cittadini faentini, e sarebbe giusto stabilire un servizio di trasporto urbano, che colleghi questa parte della città al centro. Si pensi agli anziani, a chi si reca a lavoro, ai giovani. Migliorare si può e si deve sempre e per tutti. Grazie
Commenta news 05/02/2022 - Ciccariello Cleonice
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