Faenza, Dance Studio danza anche sul tetto d’Europa, ora la nuova sfida si chiama Mondiali

Riccardo Isola - E chi li e le ferma più. Dopo aver conquistato la vetta dei Campionati italiani, ora le allieve e gli allievi della scuola Dance Studio di Faenza raggiungono anche la vetta d’Europa. Una scalata in punta di piedi, non nel senso figurativo ma nel vero e proprio senso della parola, che porterà la rappresentativa manfreda a sfidare colleghe e colleghi da tutto il mondo, a dicembre, in Polonia per la gara di peso mondiale. Un biglietto d’ingresso staccato dalle giovani ballerine e ballerini faentini grazie alla performance super premiate, tenutesi alcuni week-end fa, ai campionati Europei di danza classica e danza moderna organizzati dal Coni Fids - Federazione italiana danza e Ido - International dance organization. Un riconoscimento arrivato per la scuola di danza faentina Dance studio, con sede all’interno del Palabubani, grazie alla vittoria del primo premio in entrambe le discipline. Un tripudio, che è ovviamente il giusto premio a chi da anni ci mette impegno, tempo e passione per perseguire un sogno, che ha permesso così di aggiudicarsi il titolo di Campioni d’Europa categorie danza classica e danza moderna. Un risultato tutt’altro che banale e scontato e che rappresenta un grande vanto, il secondo in questa dimensione nel giro di pochi mesi, per la città manfreda, per la regione ma anche e soprattutto per il Paese. Non poteva certo mancare «la grandissima soddisfazione» espressa dalla stessa direttrice Luna Ronchi che da venti anni, la realtà formativa è infatti nata nel 2002, è al timone dell’importante realtà faentina che porta alto il nome, coreuticamente, della città nel mondo. I campionati europei si sono tenuti on line con una commissione composta da giudici della Repubblica Ceca, dell’Estonia, dell’Italia e della Slovenia. I danzatori campioni sono: Chiara Amato, Joel Dettori, Davide Gentilini, Tommaso Neri, Cecilia Francesconi, Valentina Solaroli, Alessandra Rossi, Maria Vittoria Spadoni, Alessia Tacchini. «Due di loro - sottoliena la direttrice - Alessia e Tommaso, provengono rispettivamente da Firenze e da Parma, e da tre anni si sono trasferiti a Faenza per seguire gli studi di danza con noi, prima vivendo in una casa famiglia e ora, maggiorenni, diventando cittadini faentini». Sono soddisfazioni indelebili per chi si trova a mandare avanti un progetto educativo, “sportivo”, artistico e soprattutto professionalizzante. La scuola, infatti, vanta molti studenti provenienti da diverse regioni italiane ed è un punto di riferimento nel panorama internazionale della danza. Sempre per la Ronchi «siamo davvero felici ed orgogliosi di questo straordinario traguardo, abbiamo lavorato con grandissimo impegno. Gli allievi sono stati davvero bravi, non si sono mai arresi e si sono preparati al massimo. Ora ci aspetta la sfida più grande, i mondiali, un’ incredibile opportunità e una coinvolgente esperienza».
La storia artistica, performativa e formativa della scuola di danza nasce venti anni fa. Da allora a oggi migliaia di giovanissime e giovani danzatori hanno calcato il parterre e l’aula alla ricerca di una realizzazione di un sogno: quello di calcare i palcoscenici sulle “proprie” punte. «Dai quattro anni ai 23/25 - racconta la direttrice - accogliamo e formiamo allievi e allieve che hanno la possibilità di intraprendere due percorsi differenti. Uno “ludico” l’altro invece incentrato a formare futuri professionisti. Stiamo parlando - rimarca con giusto e meritato orgoglio la Ronchi - al di là di questi ultimi anni purtroppo fortemente condizionati da una pandemia che non ci ha risparmiato, di oltre duecento partecipanti». Ma qual è il segreto di questo straordinario successo. Sicuramente «il gioco di squadra che portiamo avanti all’interno della scuola. il singolo è importante ma la forza vera è il gruppo. Sappiamo - ridabisce - come l’imprescindibile voglia personale di emergere sia fondamentale, nella danza come in qualsiasi altro ambito della vita. Questo però - sottolinea - deve essere mediata dalla capacità di comprendere i propri limiti, mettendosi al servizio di un gruppo, di una squadra. Questo è quanto cerchiamo di trasmettere agli allievi, oltre ovviamente agli aspetti tecnici e coreografici, ogni volta che entriamo e lavoriamo in palestra». Intanto  ci si prepara alla vera grande sfida imminente: i Mondiali in Polonia. «Ma non solo - conclude la direttirce -. Visto che il 23 dicembre, al teatro Masini di Faenza organizzeremo il Gran galà internazionale della danza in cui sul palco saliranno ex allievi faentini che hanno fatto e stanno facendo la storia della danza contemporanea e classica nel mondo. Sarà una festa che dal passato, guarda al presente, proiettandoci, con rinnovato slancio, nel futuro».