Faenza, dal 2013 a oggi il Comune incassa quasi 10 milioni di euro dalla sosta

Romagna | 13 Marzo 2020 Cronaca
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Riccardo Isola - Ben 9.321803,02 euro, questo è quanto ha incassato il Comune di Faenza dal 2013 al 2019 dal Piano sosta. Si tratta di una cifra non indifferente, che vede una media annua di incasso di circa 1,45 milioni di euro, che nel 2012, anno in cui la sosta non era tutta a pagamento dentro le mura, vedeva un incasso di poco superiore ai 370 mila euro. Di questi, dal 2018 e fino al 2023, il 20,39% va a favore delle aziende che gestiscono l’organizzazione degli stalli (Movs ndr), fino al 2018 la percentuale era del 26,77%. Imprese che però non compartecipano in nessun modo ai ricavi provenienti dalle sanzioni emesse.

TUTTI I NUMERI DEL PIANO
Per quanto riguarda i dati, ci riferiamo però all’ultimo anno (2019), ci dicono che il totale dei biglietti emessi è stato di 1.020.127 unità mentre gli abbonamenti attivi al 15 novembre sono pari a 2.841. La distribuzione della sosta per fascia oraria, fotografa una prevalenza di attivazioni la mattina che progressivamente calano dopo la chiusura delle scuole e al termine della pausa pranzo. Le presenze misurate dal sistema nei vari giorni della settimana sono tutte molto vicine, in percentuale, con un picco, pari al 18% il martedì e con un minimo, il 15%, registrato al sabato. L’utilizzo del biglietto gratuito di 15 minuti è pari al 15% delle soste attivate ogni giorno (circa 450 soste di questo tipo), mentre il 68% delle soste in centro non supera i 120 minuti e il 32% supera i 120 minuti. Il sistema vigente a Faenza consente così di gestire, quotidianamente, una domanda di sosta (media) di 3.400 stalli e di combinarla con la contestuale presenza di 2.841 abbonati. «Ogni stallo - spiegano da Movs - in questo modo ha una rotazione pari a 2,22 e il sistema nel suo complesso soddisfa la domanda di oltre 6.200 veicoli giornalieri con 2.806 stalli e un tempo di ricerca di parcheggio nei singoli comparti (150 mt dal parcheggio di destinazione) inferiore ai 120 secondi».

ANALISI DEI DATI
Stando a quanto evidenziato da Movs «uno dei parametri che sono stati elevati è rappresentato dal numero di minuti giornalieri pagati per singolo stallo» che passano da 113,73 nel 2014 a 130,66 del 2019.Per quanto concerne la scelta del metodo di pagamento I ricavi del sistema sosta cittadino derivano primariamente dai parcometri (73%) e dagli abbonamenti a sportello (16%), sebbene siano cresciute in generale le forme di pagamento on-line (App di Movs e Abbonamenti On Line) oggi comunque ferme al 10% delle scelte. «Da sottolineare - ci tengono a rimarcare dall’azienda di gestione - che i pagamenti con l’applicazione Movs, per la quale non si pagano commissioni, sono triplicati nel periodo 2016/2019, migliorando in valore assoluto di oltre 65.000 euro su base annua». 

IL PIANO DAL 2014
Dal 2014 il piano sosta prevede un totale di 2.806 posti auto a pagamento. Di questi 566 sono in zona A, e 2.340 in zona B-C (di questi 633 in zona B e 1.607 in zona C). Il mercato in Piazza Martiri riduce i posti auto in tariffa A di 61 unità tutte le mattine e di 203 unità le mattine del martedì, giovedì e sabato. Su tutte le aree sono previsti i 15 minuti gratuiti una volta al giorno. I giorni a pagamento vanno dal lunedì al sabato, esclusi i festivi dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Altri elementi caratteristici del piano sosta faentino vedono 170 posti riservati a residenti abbonati, 99 posti per disabili e posti moto di poco maggiori a 250 unità.

EFFETTO CORONAVIRUS
I dati sulle presenze e il comportamento di sosta, nelle settimane interessate dal Cornonavirus, ancora in atto, ci dicono che dal 24 al 29 febbraio la riduzione di utilizzo dei parcheggi è stata del 18% «questo dovuto anche alla maggiore prudenza delle persone e alla chiusura di strutture pubbliche e private che incidono in maniera significativa sulla domanda di sosta. La prevalenza nella riduzione delle presenze – concludono dall’azienda - si è verificata in corrispondenza dei giorni e degli orari di apertura delle scuole in coerenza con le misure adottate».
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