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A seguito dei tragici eventi naturali che hanno colpito la Romagna, molte riflessioni sono state fatte, una delle quali riguarda il consumo di suolo. Ma cosa significa esattamente questa espressione? L’incontro di venerdì 19 gennaio presso il museo Malmerendi (ore 20.45) organizzato dal TAM, Tavolo Ambiente Montano, il comitato scientifico del Cai, intende far luce su senso e significato del consumo di suolo (land take nel termine anglosassone), una delle più insidiose e irreversibili forme di degradazione del suolo, che si verifica ogni volta che un’area agricola, seminaturale o naturale, viene trasformata in area urbanizzata. Relatore della serata sarà Ciro Gardi, dottore in Scienze Agrarie, geopedologo (il professionista che interviene nei processi che riguardano il suolo e le sue interazioni con l’ambiente) esperto nazionale presso il centro di ricerca della Commissione Europea dove si occupa di ricerca e supporto alle politiche comunitarie, già autore di un volume insieme a Nicola Dell’Olio e Stefano Salata dal titolo “L’insostenibile consumo di suolo” (prefazione di Luca Mercalli, noto climatologo e divulgatore scientifico). Cosa sta avvenendo a livello globale? E in Italia, dove a fronte di una crescita demografica ed economica quasi nulla, le aree urbanizzate continuano a crescere al ritmo di diverse decine di ettari al giorno? Qual è il ruolo della speculazione e della rendita immobiliare in questo fenomeno? Quali sono le conseguenze della perdita di suolo sulla sicurezza alimentare e idraulica e sul cambiamento climatico? Questi ed altri interrogativi verranno affrontati e discussi nel corso della serata, che si annuncia particolarmente interessante e di attualità, con particolare riferimento alle variazioni di uso di suolo in Emilia Romagna negli ultimi trent’anni. (fa. mont.)
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