Faenza, con il progetto Biciplan entro il 2026 la città sarà più a misura di bici

Riccardo Isola - Faenza ha, sia in ambito urbano che extraurbano, una rete storica e diversificata di piste ciclabili. Decine e decine di chilometri, molte volte però non interconnessi tra loro. Più che creare nuove piste a random dedicate alla cosiddetta mobilità lenta, l’amministrazione comunale ha così deciso di avviare un percorso di confronto con la comunità per condividerne i desiderata e le necessità di sviluppo. Tra le altre quella più importante è la redazione del Biciplan. Uno strumento di pianificazione strategica che si utilizza per sviluppare, migliorare e integrare la rete ciclabile di una città o di un territorio. Attraverso il BiciPlan il Comune intende identificare le priorità e le azioni necessarie per favorire l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, sicuro ed efficiente. «La città ha una tradizione ciclabile pluridecennale – sottolinea l’assessore all’ambiente Luca Ortolani - anche se non sempre si è dotata di una programmazione mirata». Oggi «proviamo e iniziamo un corso nuovo attraverso l’attuazione, per esempio, di un percorso partecipato per un tratto sperimentale di pista via Fratelli Rosselli» È una delle prime nata sul territorio che oggi va ripensata, soprattutto «negli incroci con via Cesarolo e via Galli a cui si aggiunge un altro importante riassetto della mobilità - sottolinea Ortolani - rappresentato entro breve dall’entrata in funzione del nuovo hub della mobilità in zona stazione dei treni». Per questo progetto il Comune ha a disposizione quasi 700.000 euro di contributo regionale, pari all’80% del costo totale dell’intervento, mentre il Comune finanzierà il restante 20% delle spese tecniche di progettazione. Questo duplice percorso partecipativo, fatto di quattro incontri ciascuno, si chiuderà a inizio estate con un evento conclusivo, durante il quale sarà restituito il risultato di entrambi i percorsi. A quel punto saranno realizzati i progetti esecutivi (fine 2025) mentre i lavori inizieranno nel 2026 per concludersi entro la fine del prossimo anno. Gli obiettivi principali di questo Biciplan faentino sono: il miglioramento della sicurezza stradale per i ciclisti, la promozione della mobilità sostenibile, l’aumento della percentuale di persone che utilizzano la bicicletta negli spostamenti quotidiani per arrivare così a una significativa riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. Diverse sono le azioni previste in questo ripensamento complessiva. La redazione del BiciPlan viene così accompagnata da un percorso partecipato che intende coinvolgere la cittadinanza. Il tutto attraverso una mappatura dello stato di fatto, l’identificazione delle potenzialità, la definizione delle priorità e quindi l’individuazione degli interventi. Ad esso verrà poi affiancato un secondo percorso partecipativo che mira a co-progettare con la comunità un tratto di percorso pedonale. A tal fine sono partiti, il 20 marzo, incontri a libera partecipazione, che proseguiranno anche giovedì 10 aprile, giovedì 8 maggio, venerdì 23 maggio e venerdì 13 giugno. Il secondo panel di laboratori si terrà, ogni sabato, dal 17 maggio al 14 giugno.
In arrivo la mitica «Coppa dal Pane» all’insegna della goliardia
L’atmosfera, la goliardia, la capacità narrativa ironica e irriverente della semplicità, il tutto arricchito da quel necessario e giusto tocco naif e folcloristico ritornano a Faenza. Ritornano e prendono il protagonismo, finalmente, dopo due anni di pluvia atmosfera respirata e inzuppatasi sul territorio. Il 13 aprile, dalle 9, prenderà il via la terza edizione, si tratta di un recupero di quella del 2024 saltata, guarda caso, per tempeste meteo, della «famogerata», neologismo tra famigerata e famosa, «Coppa Dal Pane». Si tratta di una gara non gara ciclistica d’antan. Prende spunto dal lascito artistico-culturale di Valter Dal Pane che, oggi, l’associazione omonima propone racchiudendo in un concetto, in tema gastronomico culinario oggi si direbbe un estratto, attraverso un evento che unisce approccio pop, promozione enogastronomica, tradione e «romagnolità». Come sempre un tema accompagna ogni edizione. Per questo 2025 gli organizzatori non potevano sceglierne uno più azzeccato: i supereroi in salsa romagnola. Così gli equipaggi, si potrà gareggiare (minimo due massimo otto persone) con abbigliamento rigorosamente a tema «pena l’esclusione e la vestizione in presa diretta in piazza del Popolo» scherzano i promotori, dovranno affrontare un percorso di circa 25 chilometri che si dipanerà tra strade collinari fuori porta, aziende agricole e cantine e agriturismi. Il tutto tra giochi, bevute e mangiate in puro stile valteriano. Uniche regole? Divertirsi, stare al gioco e avere un bicicletta, come si dice oggi, vintage. Niente cambi, pedalte assistite, performanti selle o super ammortizzatori. L’unica forza che deve accompagnare il tutto è la voglia di socializzare, stare insieme, divertirsi e vivere l’esperienza goliardica di questa «famogerata» Coppa Dal Pane. Per iscrizioni e info: www.associazionedalpane.it.