Faenza, circa 600 volontari dal 2018 coinvolti nel progetto estivo di Debora Donati, «Insieme a te»

Romagna | 18 Settembre 2021 Cronaca
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Riccardo Isola - «Siamo stanchi, ma felici. Sono stati tre mesi molto intensi, anche a causa di una pandemia, sicuramente diminuita nei numeri, che ha creato lo stesso non pochi problemi in ambito della gestione ordinaria dei servizio che offriamo alle persone che ci vengono a trovare e alle loro famiglie. Abbiamo regalato e continueremo a farlo anche il prossimo anno, con novità, momenti di “normalità” e felicità e questo è un grandissimo risultato». Questo il commento, l’ideatrice del progetto «Insieme a te» che prevede l’allestimento a Punta Marina, da giugno a settembre, di uno stabilimento balneare speciale dedicato a chi è colpito da malattie neuromuscolari.

NUMERI IMPONENTI
«Quest’anno abbiamo avuto un numero elevatissimo di presenze. Sia in termini di volontari che hanno oscillato, in totale, dal 2018 attorno a 650 unità, circa 1590 l’anno, sia di presenze che sono arrivate a 900. Nello stabilimento, attrezzato per dare confort, relax e attività ludiche ai pazienti e alle famiglie accompagnatrici, ci sono 13 postazioni che nei mesi centrali siamo riusciti a portare a 18. Qui oltre abbiamo anche fatto numerose escursione in barca a vela grazie alla collaborazione con Marinando onlus che ha permesso di far vivere il mare in modo completo agli ospiti. Abbiamo ospitato 11 gruppi facenti parte di centri estivi, provenienti per lo più da Faenza ma anche uno da Cinisello Balsamo, con giovani dai 16 ai 25 anni che hanno fatto animazione e hanno riempito di freschezza e allegria le giornate». Sempre in termini numerici «grazie a una convenzione con la cooperativa Solco di Ravenna nello stabilimento - spiega la referente - abbiamo avuto la presenza di 3 Oss pronte a rispondere alle esigenze dei nostri ospiti». Tutto questo però a comportato spese non indifferenti che, per la stagione 2021, sfiora i 60mila euro. «Per fortuna - ribatte la Donati . non siamo soli e l’abbiamo visto soprattutto quest’anno». 

PROGETTI NUOVI
Oltre ai 5 appartamenti che già vengono utilizzati in convenzione con privati dall’associazione «da quest’altro anno - ci tiene a sottolineare la Donati - avremo tre nuovi appartamenti di nostra proprietà che ci permetteranno di rispondere alle sempre crescenti richiest3 che ci arrivano per i soggiorni estivi da ogni parte d’Italia e quest’anno anche dalla Svizzera». Domande di poter trascorrere una settimana o quindici giorni sul bagnasciuga ravennate che crescono a dismisura e che non trovano risposte quantitative adeguate visto che stabilimenti simili, in Italia, sono tre. Oltre a quello romagnolo, che in primis ha come caratteristica quello di essere gratuito per i pazienti, ce n’è uno in Puglia e uno in Sardegna.

UN CENTRO PER NEUROMUSCOLARI
Tra le novità che «Insieme a Te» intende realizzare c’è la creazione a Ravenna di una sede di un punto stabile per il trattamento e riabilitazione ideato dal Centro clinico Nemo. Realtà che dal 2008 si prende cura delle persone affette da malattie neuromuscolari, come la Sla, la Sma e le distrofie muscolari e oggi è punto di riferimento per la diagnosi, la cura e l’assistenza su queste patologie. «E’ un progetto che abbiamo da qualche anno - sottolinea Donati - e che in Emilia Romagna manca. Ravenna è per noi la sede ideale in quanto darebbe quella continuità, anche grazie ai servizi che già offriamo per queste persone, dai bambini fino alle persone adulte, aumentando così l’offerta con un servizio ad hoc e molto specializzato sulle malattie neuromuscolari». Il centro Nemo ha un approccio mirato alla persona e alla famiglia, permettendo la creazione di percorsi e programmi personalizzati di trattamento e riabilitazione, tutti ad alta specializzazione, pensati in funzione di ogni età e per ogni fase del ciclo di vita. «L’obiettivo comune che abbiamo - ci tiene a ricordale l’ideatrice di Insieme a te - è quello di migliorare la qualità della vita di ogni persona». Su dove e quando è ancora difficile avere la quadratura del cerchio. Lo conferma la stessa Donati che spiega come «non sappiamo ancora se questa cosa si potrà realizzare nell’immediato, quello che è certo è che i pazienti di queste malattie il tempo è vita per cui - prosegue - appena passata la fase elettorale con la nuova amministrazione comunale ravennate e con la Regione riprenderemo il confronto per fare in modo che il centro, a Ravenna, si faccia e anche in tempi relativamente brevi».
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