Faenza, cantine e bar si attrezzano per recapitare il vino e i cocktail a domicilio

Riccardo Isola - In epoca di Covid-19, con l’imposizione a non uscire, con i locali e pubblici esercizi forzatamente chiusi, anche la socialità è stata messa in quarantena. Uscite per drink tra amici o in coppia, per sorseggiare cocktail rinfrenscanti, oppure per assaporare due sorsi appoggiati al bancone del proprio bar preferito chiacchierando del più e del meno, sono ricordi temporaneamente messi in stand by da un nemico infinitamente agguerrito. Ma questo non significa che la possibilità di gustare un ghiacciato cocktail Martini oppure assaporare le sfumature di un Romagna Sangiovese o di un Romagna Albana debbano e possano fare altrettanto. Ecco quindi che aziende vitivinicole, cantine ma anche bar e locali specializzati nell’arte del mixaggio hanno deciso anche loro, come già stanno facendo supermercati, botteghe di alimentari, ristoranti e pizzerie di portare i loro prodotti direttamente a casa. Un modo ingegnoso, in certi casi, soprattutto per quanto riguarda i drink, che permette alle aziende e ai bar di poter almeno ammortizzare e incassare qualche cosa in un momento in cui la movida si è fermata. uno stop che non frena però il saper «buon vivere» che caratterizza da sempre l’italianità.

VINO SEMPRE IN TAVOLA
Non c’è storia, difficile pensare che su una tavola italiana possa mancare una bottiglia di buon vino. Meglio se territorialmente determinato. In Romagna le possibilità di gustare il buon nettare di Bacco non manca e anche in un periodo difficile come quello che si sta attraversando, pensare a un pranzo o a una cena senza una spinta organolettica di rosso porpora o un accompagnamento di giallo dorato, non solo guasta ma non fa proprio tanto bene, alla gola e all’umore. Ecco così che le stesse cantine del territorio hanno iniziato in ordine sparso ma sempre in numero crescente, a offrire il servizio delivery. Tra le tante citiamo quella di «Leone Conti» (0546/642149) che tramite i suoi canali social informa che «da lunedì (30 marzo ndr) per chi fosse interessato iniziamo le consegne a domicilio dei nostri prodotti. Grazie della attenzione nella speranza che possa essere qualcosa di gradito». Sempre in terra d’Oriolo anche «Cantina San Biagio vecchio» (349/0553598), «Poderi Morini» che aderisce anche all’iniziativa benefica #stappatincasa (392/3899626) e «La Sabbiona» (0546/642142), solo per fare qualche esempio, sono in campo per cercare di soddisfare le esigenze dei propri clienti attraverso un servizio personalizzato. Nel territorio di Castel Bolognese non poteva di certo mancare l’impegno nella diffusione del verbo enoico romagnolo della cantina «Stefano Ferrucci». Ilaria e Serena, dal profilo Facebook aziendale fanno sapere agli enonauti che «nonostante non possiamo più avervi in cantina, vorremmo che per voi fosse comunque possibile incontrarci. Siamo quindi disponibili a farvi avere i nostri prodotti direttamente a casa, senza costi aggiuntivi, con un ordine minimo di 6 bottiglie. Per averli basterà scriverci una mail a info@stefanoferrucci.it». Al confine tra Castel Bolognese e Faenza la «Cantina Trerè» ricorda e suggerisce di «non privarsi del piacere di gustare il vino e nello specifico i nostri vini: te li portiamo a casa anche per piccole quantità. Per informazioni chiamaci allo 0546/47034 oppure al 348/2685356, oppure andando sul nostro e-commerce e usufruirai di un’imprendibile promozione». Nella terra dei Sangiovese più freschi e laminari, ci riferiamo a Modigliana, non mancano iniziative simili come quelle messe in campo da «Balia di Zola» (0546/948654) che, ci permettiamo di suggerire se interessati, offre una delle interpretazioni dell’Albana più intriganti e sensuali fino ad ora degustate. Infine, in terra imolese, ma qui ne citiamo solamente una a titolo esemplificativo, dove nascono tra gli altri capolavori enologici chiamati, ad esempio, «Vitalba» e «Thea», c’è chi, come la famiglia Navacchia (cantina «Tre Monti», (0542/657116) ci tiene ironicamente a ricordare che «non scherziamo, stiamo rinunciando a tante cose, ma non possiamo farlo anche sul vino e per questo consegniamo anche piccole quantità senza costi aggiuntivi».
APERITIVO A CASA
Con il motto «Bevi bene, fai del bene» il locale «Bernabè» (corso Garibaldi, 366/1441212) oltre alle colazioni (non sono in tanti che offrono questo servizio mattutino ndr) consegna i vini in carta in tutta Faenza. Con una consegna il cui costo aggiuntivo è a offerta libera. L’esercizio permette, previa consultazione della carta dei vini delivery di ricevere a domicilio le richieste effettuate. Inoltre è possibile creare anche cartoni di bottiglie miste in base alle preferenze. «Che sia per pranzo, cena o colazione – affermano i gestori - consegniamo i nostri vini a casa tua in tutte le fasce orarie fino alle 20. In più abbiamo deciso che il 10% delle vendite andrà in beneficenza all’ospedale di Faenza». Un altro locale che offre il servizio fino sotto la porta di casa è «19.86faenza». Nuovo locale ubicato in corso Matteotti che oltre a servire i pranzi (12-14, dal lunedì al venerdì, 0546/561786) ha lanciato l’idea dei «drinketti a domicilio». «Siamo operativi tutti i giorni, quindi anche nel week-end, dalle 19 alle 22. Voi ci chiamate e prenotate i vostri drink, arriveranno sottovuoto e il ghiaccio ve lo portiamo noi. Se non sapete cosa prendere - aggiungono i gestori - qualche idea ve la lanciamo noi: Americano, Negroni al pepe rosa, Negroni al bergamotto, Negroni al caffè, Gin Tuono, Vesper, Martini cocktail, Old fashion, Margarita, Boulevardier o Long Island». Un servizio più ibrido, tra food e beverage, è quello offerto dalla «Birreria». Da via Granarolo, per pranzo e cena (il menù lo si trova sulla pagina Facebook) è possibile scegliere i piatti il tutto accompagnato però e soprattutto dalle birre artigianali. Il servizio vale per la zona Faenza e immediate vicinanze dalle 18 alle 22.30 (prenotazioni al 338/2827542. «Se trovi occupato non ti preoccupare - ricordano dal locale - basta inviare un sms su whatsapp o sui social e sarai subito ricontattato. Il costo del servizio è di 3 euro se gli ordini sono inferiori a 30 euro». Della serie: il periodo non è certo dei più semplici, ormai è chiaro, ma è anche altrettanto chiaro che con un po’ d’ingegno, voglia di fare e determinazione nel sostenere, ognuno nel proprio piccolo, l’economia territoriale, si possa pensare a renderlo un po’ meno soffocante e sconfortante. Almeno per quanto riguarda il gusto.