Faenza, arriva il Mei con Irene Grandi, Bianconi, Ferretti, Carboni e Amerigo Verardi

«Dopo il quarto di secolo, abbiamo deciso di smettere di contare le edizioni del Mei. Con la pandemia è cambiato tutto, il mondo della musica ha nuove priorità e siccome il Mei ha sempre marcato molto stretto l’evoluzione di un settore particolarmente sensibile ai cambiamenti, è giusto che d’ora in avanti si riparta da zero, perché è ricostruire le fondamenta di un sistema la sfida che abbiamo davanti oggi». Giordano Sangiorgi riassume così il senso ultimo della nuova edizione del Mei, che riempirà di musica il centro di Faenza nel fine settimana che va da venerdì 1 a domenica 3 ottobre, secondo una modalità che sarà «sempre più diffusa e meno accentrata - ha spiegato Massimo Isola, sindaco di Faenza - poiché quando oltre 25 anni fa il Mei nacque in fiera c’era bisogno di concentrare l’attenzione, mentre la contemporaneità oggi impone un altro tipo di esigenze e di fruizione. Il mei ha sempre saputo raccontare l’attuale di un settore dinamico come la musica e continua a farlo, coinvolgendo nella sua narrazione tutta la città».
Come sempre, il programma del Mei è complesso e variegato e vale sempre la pena ribadire che la manifestazione è multiforme per antonomasia, nel senso che cambia molto a seconda che la si affronti da addetto ai lavori (in fin dei conti nasce come fiera di settore) o come semplice fruitore-spettatore.
E allora eventi come i premi di settore, il forum dei giornalisti musicali e gli stand di etichette e promoter interesseranno soprattutto la prima tipologia di utenti, ma anche il pubblico dei cittadini di Faenza avrà di che incuriosirsi e appagare i sensi (soprattutto le orecchie), muovendosi nei tre giorni fra i tanti spazi del centro interessati dal festival.
Ad esempio il 1° ottobre avrà una doppia valenza sia locale che nazionale l’apertura nella galleria Molinella con un nuovo ricordo di Titta, cantante ravennate prematuramente scomparso e inserito nel progetto «Memorie Magnetiche», sul recupero della memoria storica «rocckettara» della nostra provincia. Ma sempre la galleria della Molinella sabato 2 e domenica 3 ospiterà un’importante mostra di Amnesty International dedicata a Patrick Zaki, con i disegni del vignettista ravennate Gianluca Costantini. Sempre venerdì 1, verrà per un’intervista alle 17.30 in piazza Nenni uno dei protagonisti della nostra canzone d’autore, ossia Luca Carboni, prepotentemente riemerso come influenza sulle nuove leve, mentre la serata sempre in Molinella si chiuderà con un omaggio a Rino Gaetano, nei 40 anni dalla scomparsa, con la Rino Gaetano Band e ospiti come Pierdavide Caroni, Cecco & Cipo e tanti altri.
Sabato 2 il centro di Faenza diventerà una fiera dell’editoria indipendente, con mostra-mercato del disco, stand di etichette e promoter musicali e quant’altro, con convegni di settore nella galleria della Molinella e numerosi palchi allestiti in varie parti del centro con le esibizioni di tantissimi giovani artisti da tutta Italia, vero marchio di fabbrica del Mei (è stato dato molto risalto, infatti, anche al passaggio da Faenza dei Måneskin, qualche anno fa; il gruppo era stato ricontattato ma con il management internazionale si è rivelato impossibile coinvolgerli). In particolare andrà monitorato con attenzione il Palco Giovani allestito in piazza della Libertà, con Avincola e altre proposte dalle etichette indipendenti più in voga. In piazza del Popolo canterà Irene Grandi (in un inedito progetto blues), e poi la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Cmqmartina, Amerigo Verardi e Lorenzo Kruger, mentre in piazza Nenni per «Il premio dei premi» canterà Francesco Bianconi dei Baustelle, ma ci saranno anche il rapper Claver Gold, il veterano indipendente Andrea Chimenti e lo storico cantautore Edoardo De Angelis.
Domenica 3 ancora tanti eventi e palchi pieni di nuove proposte da tutta Italia, con il forum del giornalismo musicale in Municipio, il Palco Giovani attivo dalle 16 e in chiusura il concerto esclusivo (alle 18 al teatro Masini, unico evento al chiuso, salvo pioggia) di Giovanni Lindo Ferretti, vera icona della musica indipendente italiana degli ultimi 40 anni.