Faenza, apre in via Granarolo la sesta grande sala slot, potrà stare aperta per dieci anni

Romagna | 26 Gennaio 2024 Cronaca
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Riccardo Isola - A Faenza aprirà la sesta sala slot vtl e centro scommesse. Lo ha deciso la conferenza di servizi il 17 gennaio scorso. Si tratta di una nuova attività «commerciale» che prenderà vita in un ex stabilimento produttivo in via Granarolo, all’altezza del civico 75. Non solo slot, videopoker, altri giochi a denaro saranno presenti all’interno dello stabile ma anche un bar con la possibilità di vendere bevande e alimenti per i frequentatori. Questa licenza sta seguendo l’iter burocratico e autorizzativo necessario. Tornando invece all’attività prevalente, quela del gioco d’azzardo e delle scommesse, il Comune, per rilasciare il nulla osta chiede però che venga garantito il rispetto della distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili individuati dalla Deliberazione di Consiglio dell’Unione della Romagna faentina del 2019. In quest’area, infatti, l’accesso alla sala giochi/scommesse dovrà avvenire esclusivamente «dalla porta indicata come Ingresso e – rimarcano da palazzo Manfredi - non potranno in alcun modo consentire l’accesso al locale le altre aperture indicate in planimetria come Uscite di sicurezza e che dovranno avere esclusivamente apertura a spinta verso l’esterno». Ma non solo. Ci sono anche altre «limitazioni» e precisazioni. «Il cancello pedonale presente - si legge nella documentazione ufficiale del Comune - non potrà essere in alcun caso riaperto e utilizzato per l’accesso all’area». Se queste indicazioni non dovessero essere rispettate dall’azienda che ha richiesto la possibilità di aprire la sala scommesse, la Richer Srls, allora l’amministrazione comunale procederà alla «revoca della licenza» in quanto verrebbe violato il presupposto fondamentale della distanza dai luoghi sensibili. La questione della presenza dei luoghi sensibili è esplicitata formalmente nella documentazione ufficiale. La Giunta di Faenza, infatti, nell’agosto 2023 e con autorizzazione del Prefetto di Ravenna di dicembre scorso, ha modificato la toponomastica cittadina nelle vicinanze dello stabile di via Granarolo. Per la precisione intitolando e definendo l’area verde posta in adiacenza dell’incrocio della via Giovanni Paolo II, via Caltagirone e via Granarolo quale parco pubblico «Parco Tonito Emiliani». Ma non solo. Recentemente, infatti, è stata riaperta al culto la chiesetta di S. Rocco presente all’incrocio tra via Ravegnana e via Borgo San Rocco portando così a un aggiornamento della mappatura dei luoghi sensibili. Trattandosi di modifiche intervenute successivamente alla stesura iniziale della mappatura dei luoghi sensibili e «in ogni caso sopravvenute rispetto all’inizio del presente procedimento» ma anche «tenuto conto che limitatamente ai nuovi luoghi sensibili - spiegano dall’amministrazione - oggi non sussistono le distanze minime previste dalla normativa». Per questo l’amministrazione impone che «l’attività di sala Slot/sala Scommesse dovrà cessare di esistere entro il periodo necessario a consentire l’ammortamento degli investimenti effettuati e, comunque, non oltre 10 anni computati dalla data di esecutività della delibera di Consiglio dell’Unione della Romagna faentina, precisamente quella del 18 gennaio 2024», che porta il fine vita della sala al 18 gennaio 2034.

Sert e sportello Asp contro la ludopatia, in quattro anni oltre 200 persone seguite
A Faenza oltre al servizio messo in campo dal Sert, dal 2018 è attivo il progetto, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, «Faenza contro l’Usura», pensato per dare risposta all’emergenza sociale del sovra-indebitamento e dell’usura, tra le cui funzioni rientrano gli interventi per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico. In progetto vede la presenza di uno sportello aperto un giorno alla settimana a disposizione di famiglie e persone non fallibili, percorsi di formazione sui bilanci personali e familiari rivolto agli operatori della rete (Asp, Servizio Dp dipendenze patologiche, Servizi Sociali e volontari sportello), aiuto nell’apertura di istruttorie per l’accesso al microcredito, alla consulenza legale, alla facilitazione di accesso ai prestiti bancari e a percorsi specifici per uscire dall’indebitamento, financo la possibilità di istruire pratiche di saldo e stralcio dei debiti. Un aiuto tutt’altro che scontato visto il numero di persone (227 complessive, purtroppo in aumento) che dal 2018 si sono rivolte allo sportello. «Lo sportello, che però non si rivolge esclusivamente ai debiti legati alla ludopatia, è stato avviato con l’aiuto di una fondazione romana che si occupa da anni di interventi in favore di persone sovraindebitate - ha sottolineato Massimo Caroli, presidente di Asp -. Ad oggi lo sportello ha dato risposte a oltre 100 persone. Alla luce di questo lavoro già attivato, abbiamo incrociato le attività della fondazione San Matteo ed abbiamo creato le condizioni per siglare un accordo di collaborazione finalizzata al rafforzamento di una rete di supporto per le attività dello sportello».

Nel 2018 c’erano 120 attività con video poker
Allo stato attuale le grandi superfici dedite alle slot machine nel solo comune di Faenza sono cinque. Si tratta della «Terrybell Slot e Vlt» di via Emilia ponente, lungo la via Emilia in direzione di Castel Bolognese, «Las Vegas by Playpark», anch’essa lungo la via Emilia poco fuori il centro abitato cittadino sempre in direzione di Castel Bolognese,  la «Slot & Vlt» posizionata nelle vicinanze del Cinedream in lungo l’asse viario di via Granarolo, «Enjoy the Game» in via Mengolina ed «Enjoy the Game» anche questa posizionata in via Mengolina.  A seguito di un’ordinanza intrapresa nel 2018 dall’Unione della Romagna faentina, nella quale si stabilivano limitazioni alla presnza delle macchinette per il gioco d’azzardo legalizzato, quello delle «macchinette», un’analisi su tutto il territorio ne contava, sia di grandi superfici sia di bar e attività che ne ospitavano al proprio interno alcune, una totale di 120. Di queste 9 erano a Brisighella, 5 a Casola Valsenio, 13 a Castel Bolognese, 12 a Riolo Terme, 6 a Solarolo e le restanti 73 a Faenza. A rischio chiusura e poi lo hanno fatto sono state 14. (r.iso.)
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