Faenza, Alberto Grilli dei Due Mondi racconta la stagione della Casa del Teatro
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«Le persone hanno bisogno di un luogo dove arrivare e fermarsi, oggi più che mai. Dopo il Covid e l’alluvione si è come usciti da una tempesta e serve un luogo in cui approdare, una comunità di simili». È chiara la filosofia che anima Alberto Grilli e con lui la compagnia del Teatro Due Mondi, sempre attenta per vocazione per storia agli «ultimi» e agli emarginati, e dunque più che mai quest’anno ai «travolti dall’acqua, quella dei mari e quella dei fiumi; un luogo dove poter lasciare dietro di sé le tempeste della vita anche solo per il tempo di uno spettacolo».
E travolto dagli eventi per antonomasia, per lo meno nella cultura europea, è il Candido di Voltaire, la cui versione teatralizzata per tutta la famiglia dai Due Mondi costituirà l’abbrivio della stagione della Casa del Teatro. Sabato 28 alle 21 lo spettacolo verrà rappresentato in prima nazionale, seguito domenica 29 da una replica pomeridiana anticipata da una tavola rotonda sui temi della filosofia e dell’infanzia con Rocco Ronchi, Giulia Negrini, Cesare Moreno, Ruggero Sintoni e lo stesso Alberto Grilli, regista e direttore Teatro Due Mondi.
«Presentiamo Candido ai bambini delle elementari - spiega Grilli -, in continuità con quanto facemmo con La fattoria degli animali e altri testi. Una sfida, perché non si tratta proprio di letteratura per ragazzi e noi non ammicchiamo all’infanzia. Proponiamo uno spettacolo giocoso, che riprenderà una parte delle avventure di Candido, interrogando i bambini sul migliore dei mondi possibili, se sia o non sia quello che abitano. Vogliamo fargli intraprendere un percorso di maturazione. Da alcune prove fatte a scuola abbiamo visto che colgono benissimo il tema. Il messaggio è chiaro: partire da quello che possiamo fare per contribuire a cambiare il mondo»
La stagione della Casa del Teatro, nel cui foyer sarà allestita una mostra con le stampe di opere di artisti ucraini e russi, proseguirà il 17 novembre con la proiezione del documentario di Chiara Ronchini su Giovanna Marini, il 1° dicembre con l’avanspettacolo anticonsumista di «Calcinculo» di Babilonia Teatri, seguito il 22 dicembre dai «Saluti dalla Terra» del Teatro dell’Orsa, dedicato anch’esso alla deriva della nostra società, in particolare dalla prospettiva del cambiamento climatico. Il 7 gennaio la moderna fiaba Mia nonna era una sirena del Teatro di Onisio sarà per tutta la famiglia, prima che venerdì 26 gennaio vadano in scena i «Rimbambimenti» di Andrea Cosentino, una «conferenza esplosa» fra teatro di figura, divulgazione scientifica e parole in libertà, un Ted Talk senescente in salsa punk. Non meno esplosiva sarà poi la «Piazza aperta» di Germana Mastropasqua & Xavier Rebut che assecondano una moderna idea di musica popolare, prima che il 22 mare TerramMare Teatro affronti il tema delle identità e delle immigrazioni in «Se potessi volare».
Ma non è finita qui perché il Teatro Due Mondi è da sempre luogo di produzione, incontro e comunità. La Casa del Teatro accoglierà diverse residenze d’artista, con il rinnovo del progetti di «Residenza dello spettatore» avviato l’anno scorso e il laboratorio gratuito di teatro partecipato Senza Confini (dal 9 novembre). «Quest’anno il tema portante sarà quello dell’acqua – spiega Alberto Grilli -. Ci riferiamo all’alluvione, ma anche al Mediterraneo, la cui acqua seppellisce sempre troppi morti. C’è poi anche il “bene acqua”, linfa vitale del nostro pianeta».
Inoltre, sempre la Casa del Teatro ospiterà quattro spettacoli dei Teatri d’Inverno di Accademia Perduta (il 25 novembre Frullini/Paoletti in «Barbablu», il 19 dicembre Caterina Marino e Lorenzo Bruno in «Stilla live», il 2 febbraio Paola Fresa in «P come Penelope» e 12 aprile il «Gramsci Gay» dello Studio Doiz), oltre agli appuntamenti di marzo e aprile con il Kabarett 2024.