Riccardo Isola - Anche i sommelier Ais riconoscono la crescita progressiva della qualità prodotta tra vigne e cantine della Romagna. Nei giorni scorsi è uscita l’annuale guida che i degustatori professionisti redigono ogni anno. Per il territorio compreso da Imola a Rimini, sono tanti i riconoscimenti ottenuti tradotti graficamente con il simbolo della vite. Per il 2021 le eccellenze, definite con quattro viti, sono state 14 (a livello nazionale ne sono state date 694), una in più rispetto allo scorso anno. Le tipologie premiate sono per la maggior parte rappresentate dal Sangiovese (nelle versioni Superiore e Riserva) con 7 riconoscimenti, segue l’Albana con 5 premi, (3 per la versione secco e 2 per passito). Le altre «eccellenze» riguardano un autoctono per eccellenza del territorio, il Centesimino, e un vitigno internazionale, il Cabernet. Altri premi sono riservati ai vini definiti come emozionali (Coup de Coeur) e per il rapporto qualità/prezzo (QP). Per la prima categoria ne sono stati assegnati tre mentre per la seconda otto. La distribuzione territoriale vede svettare il territorio di Forlì-Cesena con 13 premi, seguito dal territorio ravennate, di fatto il faentino, con 9, l’imolese con 2 e Rimini con un premio.
LE QUATTRO VITI
Sorsi indimenticabili, per il 2021, i sommelier Ais li attestano nel forlivese-cesenate a «A 2019» di Villa Venti (Roncofreddo), Romagna Albana Passito «Bissoni 2016» di Raffaella Bissoni, Romagna Sangiovese Bertinoro «Ombroso Riserva 2017» di Giovanna Madonia entrambi di Bertinoro, Romagna Sangiovese Predappio Di Predappio «Vigna Del Generale» Selezione Cxxx Riserva 2015 di Fattoria Nicolucci e Romagna Sangiovese Predappio «Le Lucciole Riserva 2017» di Chiara Condello tutti e due di Predappio e Romagna Sangiovese Superiore «Pruno Riserva 2016» di Drei Donà Tenuta La Palazza (Forlì). A Rimini si cita «Luna Nuova 2017» di San Valentino mentre per Imola il Romagna Albana Passito 2016 della Fattoria Monticino Rosso e il Romagna Albana Secco «Vitalba 2019» di Tre Monti. In terra faentina i premi sono andati al Romagna Albana Secco «Fiorile 2019» di Fondo San Giuseppe (Brisighella), Romagna Albana Secco «Santa Lusa 2018» di Ancarani (Faenza), il Romagna Sangiovese Serra «Monte Brullo Riserva 2016» di Costa Archi (Castel Bolognese) e il Romagna Sangiovese Marzeno «Pietramora Riserva 2016» della Fattoria Zerbina e il Romagna Sangiovese Superiore «Crepe 2019» di Ca’ Di Sopra (Marzeno).
GLI ALTRI PREMI
La Guida Vitae assegna anche altre due tipologie di riconoscimenti: Coup de Coer (i vini emozionali) e il rapporto qualità/prezzo. Tre le cantine in Romagna con il Coup de Coeur, il «Ronco dei Ciliegi 2015» di Castelluccio (Modigliana), il Romagna Albana Passito «Scacco Matto 2016» della Fattoria Zerbina (Marzeno) e il Romagna Sangiovese Predappio «Il Sangiovese 2019» di Noelia Ricci (Predappio). Otto infine quelli con il miglior rapporto qualità/prezzo). Si tratta del Romagna Sangiovese Predappio «Ravaldo 2018» di Stefano Berti (Predappio), Romagna Albana Secco I Croppi 2019 di Celli (Bertinoro), il Romagna Sangiovese Superiore Centurione 2019 di Ferrucci (Castel Bolognese), il Romagna Albana Secco «La Signora 2019» di Maria Galassi (Cesena), il Romagna Trebbiano «Corallo Argento 2019» di Gallegati (Faenza), il Romagna Sangiovese Superiore «Solano 2018» di Podere la Berta (Brisighella), «Terra! 2019» di Villa Papiano (Modigliana) e il Romagna Albana Secco 2019 di Zavalloni (Cesena).