Elezioni a Ravenna, centrodestra confuso e diviso, il candidato unico ormai non c’è più

Damiano Ventura - «Di fronte agli avvenimenti della scorsa settimana stiamo valutando come e se è possibile ricomporre tutta la coalizione». E’ il commento di Alberto Ferrero, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. A lui, e ai vertici regionali del partito di Giorgia Meloni, spetta l’arduo compito di riassemblare i cocci di una coalizione che prima delle Regionali era intenzionata ad individuare un candidato unico a Ravenna e che oggi si ritrova divisa al netto delle dichiarazioni televisive del capogruppo della Lega Gianfilippo Rolando, sconfessate il giorno stesso dal segretario romagnolo del carroccio Jacopo Morrone con conseguente investitura, l’indomani, del civico 85enne Alvaro Ancisi in qualità di candidato per la corsa a Palazzo Merlato. Uno stallo dal quale Fratelli d’Italia conta di uscire nel giro di qualche giorno. Appare difficile invece, un appoggio alla Lega e ad Ancisi. Civici e Forza Italia dal canto proprio restano alla finestra.

FABRIZIO DORE (FORZA ITALIA)
«Ci serve poco tempo per valutare il nominativo che proporrà Fratelli d’Italia - ha spiegato Fabrizio Dore, coordinatore provinciale di Forza Italia -. L’appoggio della Lega ad Ancisi ci ha colto di sorpresa e rende più complicato correre insieme, anche perché secondo noi il profilo del candidato sindaco è noto a tutti da tempo: una persona che fa parte della politica, di espressione partitica. Cosa faranno le liste civiche non ci è dato saperlo, il nostro interlocutore al momento è Fratelli d’Italia. Speriamo che ci siano indicazioni per poter convergere su una candidatura unitaria, almeno per i due partiti nazionali di centro destra», l’auspicio del coordinatore.

FILIPPO DONATI (VIVA RAVENNA)
I nomi contano relativamente secondo «Viva Ravenna». Ai civici nel 2021 (quando però non si erano ancora svolte le elezioni nazionali, ndr) riuscì la presentazione di una coalizione con Lega e Fratelli d’Italia e l’espressione di un candidato civico: Filippo Donati. Come allora, «Viva Ravenna», sostiene di voler soffermarsi sui contenuti, defilandosi dalle logiche di partito. «Non ci interessa il bailamme - ha evidenziato Donati -. Nella scorsa tornata elettorale avevamo un programma di buon senso che oggi è aggiornato sulla base dell’esperienza in consiglio comunale. Anche stavolta ci proponiamo come collante tra i partiti di centrodestra, la società civile e non partiamo con precostituzioni. L’elettorato però ci aveva indicato una strada, quella dell’unione e dei contenuti, ma si è preferito prendere una strada diversa. Difficilmente quindi seguiremo la Lega per Ancisi».

VERONICA VERLICCHI (LA PIGNA)
Dice di non averla presa sul personale Veronica Verlicchi de «La Pigna», circa gli avvenimenti della scorsa settimana: «Ho saputo delle intenzioni di Gianfilppo Rolando pochi minuti prima della trasmissione televisiva e gli ho chiesto se stava scherzando - ha chiarito Verlicchi -. Sapevo che c’era un percorso avviato all’interno della Lega, condiviso con i vertici nazionali, ma non conoscevo le tempistiche e le decisioni. Peraltro Morrone mi aveva chiamata insistentemente per chiedermi di candidarmi alle Regionali. Già allora c’era l’intenzione di presentarsi uniti in un’unica coalizione. Poi dopo la tornata elettorale si è parlato insistentemente di un avvicinamento tra Morrone e Ancisi. Che quei segnali fossero un accordo con tanto di stretta di mano e conferenza stampa organizzata in poche ore è stata una sorpresa per molti. Ora il pallino resta in mano a Fratelli d’Italia. Noi comunque siamo disponibili a un confronto e crediamo che si debbano mettere da parte i personalismi. Anche per questo motivo attendiamo la decisione di Fdi sperando che non sia una scelta perdente in partenza. Siamo pronti a correre anche da soli, ma se l’intenzione fosse stata quella lo avremmo già annunciato».