Elezioni a Faenza: "Progetti concreti e coerenza, un voto utile per il futuro della città"
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Manuel Poletti* - Domenica 20 e lunedì 21 Faenza sceglie il nuovo sindaco, il dodicesimo della sua storia dal Dopoguerra. Ci arriva dopo 10 anni di amministrazione guidata da Giovanni Malpezzi. Sono stati anni difficili, soprattutto i primi cinque, con una crisi economica internazionale dura ed un patto di stabilità per i Comuni quasi soffocante. Meglio il secondo mandato, anche per Malpezzi, più formato nel ruolo. L’appendice del Covid ha fatto emergere in maniera definitiva il profilo e la tenacia del primo cittadino, espressione del centrosinistra. Malpezzi consegna una città sana, sia nei bilanci comunali (dimezzato l’indebitamento) che nella coesione sociale (messa a dura prova dall’emergenza Coronavirus).
Quella che sta terminando è stata una campagna elettorale «unica», mai vista prima d’ora, perché svolta nei mesi estivi (luglio e agosto) e nelle prime settimane di settembre. La partecipazione alle iniziative elettorali dei vari schieramenti è stata sopra le aspettative, quindi non ci dovrebbero essere problemi di bassa affluenza, anche perché il Comune è percepito sempre vicino, come prima istituzione «raggiungibile». Il centrosinistra parte favorito, dopo un inizio negativo, fatto più di discussioni interne al Pd che di programmi, la candidatura di Massimo Isola ha via via preso coraggio proponendo una coalizione larga, «inedita», con l’approdo anche dei 5 Stelle, caso raro nazionale. Ma è stata capace di fissare un programma abbastanza concreto, con alcune idee interessanti per il futuro della città. L’outsider principale, che cerca la vittoria a sorpresa è Paolo Cavina, che è stato nella maggioranza che sosteneva il sindaco Malpezzi fino all’ultimo. La sua lista civica Insieme per Cambiare ha poi deciso di correre da sola, ed infine, sorprendendo molti, di accettare anche il sostegno del centrodestra, dalla Lega a Fratelli d’Italia. Il profilo moderato di Cavina ha visto così una caratterizzazione politica di destra a detta di molti poco coerente con il recente passato. Vedremo se gli elettori premieranno questo azzardo o lo bocceranno definitivamente.
*direttore Setteserequi