E’ uscita la guida del Gambero Rosso 2024: ecco chi sono i dodici migliori maestri della gelateria di Romagna
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Riccardo Isola - L’arte del gelato è riconosciuta come eccellenza anche in Romagna. Lo attesta la guida del Gambero Rosso «Gelaterie d’Italia» che, per il 2024, seppur non assegnando nessun massimo riconoscimento (i tre coni ndr), nota un’importante presenza di artigiani del «brivido freddo» anche nella terra del Passatore. La guida nazionale, infatti, per l’Emilia-Romagna assegna una quarantina di locali e attività da tenere in seria considerazione se si vuole provare l’ebrezza ghiacciata del gusto. Diminuendo il focus, dall’imolese al riminese, la pattuglia dei maestri gelatieri da segnarsi come tappe da affrontare per un cono o una coppetta di alta qualità si fermano a dodici. Praticamente quasi gli stessi segnalati nel 2023. Se partiamo dal confine più a nord, precisamente a Castel San Pietro l’atlante del gelato consiglia l’impostazione «tradizional petroniano» di «Gusto Antico» (un cono). Ottimi sono i gusti della linea «Puro». Scendendo lungo la via Emilia ed entrando nella provincia ravennate approdiamo a Faenza. Qui il riconoscimento va alla gelateria «Peace & Cream». Un giudizio con due coni che premia il «cuore e la fantasia» del maestro Alessandro Zoli. Oltre ai grandi classici, la doppia location, quella di piazza Martiri e quella di via Ravegnana ciò che viene premiata è l’attenzione alla stagionalità delle materie prime, soprattutto a base di frutta, e per la perfette esecuzione delle granite in stile siciliano abbinate alle brioche. Uscendo dalla storica direttrice della via Emilia facciamo un salto nel capoluogo bizantino. Qui il Gambero suggerisce due attività. Entrambe ottengono il giudizio di un cono. Parliamo di «Bianco» di via Maggiore. Qui, oltre ai tradizionali gusti, c’è soprattutto la Romagna con abbinamenti della tradizione che si fanno morso goloso e cremoso. Una new entry, rispetto al passato è poi «Sbrino». Gelateria in via Mario Gordini. Una reinterpretazione della propria identità professionale di Francesco Bendandi che, lasciati i fornelli, ha abbracciato carapine e gelatiere. Convince, per la critica, l’ode alla Romagna rappresentata dallo zabaione all’Albana e scroccadenti. Non male i gusti freschi e fantasiosi con la frutta e le erbe aromatiche. Tornando lungo la via Emilia arriviamo a Forlì. A catturare l’attenzione nazionale c’è in primis «Gelatomania» (due coni) di via Ravegnana. Grazie alla passione della famiglia di Luca Lombardi si posso gustare accostamenti e gusti veramente sorprendenti come cachi e cardamomo oppure uva fragola. Il secondo locale segnalato è in viale dell’Appennino (un cono). Parliamo di «Freddino gelateria» che ha colpito soprattutto per il gusto, omonimo, fatto con latte fresco e foglie di menta marocchina. Cesena. Qui il tempio laico del freddo è ancora una volta «Leoni» (un cono). Il gelatiere Roberto (Leoni) punta tutto sulla territorialità e stagionalità. Da provare il gusto pesto di pistacchi al sale di Cervia. Infine approdiamo in riva all’Adriatico. Qui, nei comuni di Rimini e Riccione le gelaterie sono in totale cinque. Due nella patria della notte danzante e tre nel capoluogo. A Rimini per la critica nazionale vale la pena fermarsi da «Amareina» di viale Vespucci (un cono). E’ la dedizione, la fantasia e la qualità di Stefania De Flaviis a convincere grazie a gusti classici e particolari che coniugano cremosità, freschezza e ricerca. Altro punto da provare è quello di via Campana. Una storica gelateria, «Il Castello» (un cono), che è punto di riferimento per i residenti e i numerosi turisti che animano l’estate riminese. Infine per chi vuole assaporare la materia prima di qualità fatta crema o gelato allora il punto più alto lo si tocca da «Gelateria Biologica Santa Colomba» in piazza Malatesta (un cono). Infine a Riccione non si può non andare da «Ciò Gelato» di viale Gramsci. Un locale che ottiene i due coni grazie «alla passione incontrollata» del tandem dei titolari (Pierfrancesco Romano e Maurizio Bernardini) nel raccontare attraverso gusti e cremosità veramente innovativi e tradizionali il proprio territorio e il senso del gusto autentico della Romagna. Chiude poi, in viale Maria Ceccarini, il «Kitchen Ice» in cui parlano gusti cremosi, soffici e digeribili che culminano nel gusto Mascalzone (mascarpone bianco, mandorle croccanti e pere caramellate).