E' morto Edgardo Gelli, storico cantante dell'orchestra Casadei
E' stato travolto da un'auto nel pomeriggio di lunedì 8 novembre, a Urbino, dove risiedeva da alcuni anni, il forlivese Edgardo Gelli, uno dei più imporanti cantanti di liscio di sempre, prossimo al compimento dell'87° anno di età.
«Il nostro pensiero e il nostro abbraccio a Edgardo Gelli, un amico speciale ed un grande interprete, il cantante “simbolo” di Romagna mia e di tante altre canzoni di Secondo e Raoul Casadei - lo ricorda sui social Riccarda Casadei -. La sua passione, il suo entusiasmo ed il suo affetto verso mio padre e la sua musica, che ci trasmetteva telefonandoci spessissimo, ci hanno sempre accompagnato amorevolmente».
Gelli è stato un pilastro della canzone romagnola del secondo Novecento, uno di quegli interpreti che - insieme a Fred Mariani, Arte Tamburini e Mauro Ferrara - possono a pieno diritto rivendicare il merito di avere portato la canzone "Romagna Mia" di Secondo Casadei in tutta Italia e nel mondo. Col maestro Secondo, Gelli cantò giusto un paio d'anni (incidendo anche l'ultima canzone scritta dal vecchio violinista, "Verso casa mia") ma restò per qualche anno nell'orchestra quando la direzione passò nelle mani del nipote Raoul, che scrisse per la sua voce tante canzoni e contribuì enormemente alla popolarità della musica romagnola fuori confine.
L'apprendistato di Gelli fu nelle orchestre forlivesi di Ely Neri e Silvano Prati, poi, dopo l'uscita dal complesso di Casadei ebbe un'orchestra a suo nome, finché a metà degli anni '80 non entrò nella Storia di Romagna.