È partita la dodicesima edizione dell’Albana Dèi, la selezione enologica nata da un’idea di Carlo Catani e Andrea Spada, promossa e coordinata dal Consorzio Vini di Romagna.
Un evento come sempre itinerante che tocca nei fine settimana alcuni dei borghi e contesti più suggestivi della Romagna. Dopo Brisighella, Bertinoro, Oriolo dei Fichi e Mercato Saraceno, domenica 20 ottobre tappa a Dozza, all’Enoteca Regionale Emilia Romagna all’interno della Rocca Sforzesca dalle 11.30 alle 18.
Sarà presente un banco d’assaggio per dar modo al pubblico di degustare, votare e apprezzare i 7 vini finalisti dell’Albana Dèi, promuovendo così la conoscenza del Romagna Albana Docg Secco. In rigoroso ordine alfabetico, tra novità e conferme: Albana di Ca' di Sopra 2023 dell’Azienda Ca' di Sopra di Marzeno, Neblina 2023 Giovanna Madonia di Bertinoro, Fondatori GP 2023 Merlotta di Imola, Ricordo 2023 Tenuta Nasano di Riolo Terme, Romagna Albana DOCG Secco 2022 Tenute Bacana di Villa Vezzano, Vitalba 2023 e Vigna Rocca 2023 entrambi biologici di Tre Monti di Imola.
I vini finalisti sono stati selezionati “alla cieca” il 4 ottobre da una giuria tecnica composta da critici delle principali guide dei vini e sommelier. Il responso della giuria tecnica definirà l’assegnazione del premio ai migliori Romagna Albana Docg in versione secco. Il pubblico, chiamato ad assaggiare e votare i vini finalisti nelle diverse location, concorrerà ad attribuire “L’indigeno del Cuore - premio Valter Dal Pane” al miglior vino da uve Albana in versione secco.
Le premiazioni avverranno nel gennaio 2025.
«L’Albana continua a crescere bene e rappresenta, con le versioni secco in testa, il vitigno romagnolo a maggior potenziale d’affermazione per il prossimo futuro, potendo immaginarne l’espansione ben oltre il milione di bottiglie attuali, con una marginalità che già ora reca più di qualche soddisfazione ai produttori». Così il Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Roberto Monti, che conclude: «L’Albana Dèi - così come il Master dell’Albana - ha portato in questi anni attenzione al vitigno e ai vini. Occorre ora concentrarsi per andare a conferire una chiara riconoscibilità ai vini, nella certezza che l’identità di prodotto potrà aiutare il mercato a rispondere più universalmente alla proposta Albana, senza che ciò significhi rinunciare alla ricchezza delle sue interpretazioni».
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