Denis Campitelli è «A trebbo con Shakespeare» a Faenza
![denis-campitelli--a-trebbo-con-shakespeare-a-faenza](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1580315467_denis-campitelli-26.jpg&w=420&h=248)
E’ una «replica straordinaria» e rientra nell’appuntamento annuale «Tratti nel cuore (dedicato a Guido, Giovanni e Massimo)» lo spettacolo che andrà in scena domenica 2 febbraio alle 16 alla Casa del Teatro di Faenza. E’ A trebbo con Shakespeare, di e con Denis Campitelli, attore cesenate allievo di Franco Mescolini che ha lavorato a lungo anche col Teatro Due Mondi e da anni sviluppa una vena particolarissima, che si muove agevolmente tra il dialetto romagnolo e le derive del teatro contemporaneo. Ma anche classico, visto che questa volta Campitelli torna a misurarsi niente meno che col Grande Bardo, a partire dallo Shakespeare in dialét del mai dimenticato Franco Mescolini. Il «Trebbo» di cui parliamo significa naturalmente ritrovo, veglia con amici. In Romagna, questi incontri avvenivano nelle stalle dove, nelle lunghe notti d’inverno, uomini, donne e bambini si trovavano per raccontarsi storie. Sembra che le storie più raccontate, divertenti e inquietanti allo stesso tempo, fossero quelle in cui si parlava di spiriti. Ed ecco che ai giorni nostri, nel ristrutturare una vecchia casa colonica, viene ritrovato un antico manoscritto. Racconta di spiriti, quelli di Amleto, di Romeo e Giulietta e di Otello. È Shakespeare. Riscritto da poveri contadini, rigorosamente in dialetto romagnolo.