Crisi di Governo, Draghi ha rassegnato le dimissioni, resta per gli affari correnti
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Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è dimesso. "Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei ministri professor Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto, il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti". E' quanto dichiara in un video dal Quirinale il Segretario generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti Dopo aver incontrato il presidente Mattarella al Quirinale, è ora a palazzo Giustinani per incontrare la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle Camere, ai sensi dell'art. 88 della Costituzione. E' quanto scritto in una nota diffusa dal Colle. L'INTERVENTO ALLA CAMERA - "Prima di tutto grazie". Sono le parole con cui il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha aperto il suo intervento alla Camera. Ne è seguito un lungo applauso. "Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato chiedo di sospendere la seduta per recarmi dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni", dice il premier Mario Draghi intervenendo alla Camera. "Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo", ha detto, sorridendo, il presidente del Consiglio al termine del lungo applauso che lo ha accolto a Montecitorio. Seduta sospesa alla Camera fino alle 12, in attesa degli esiti del colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi ed il Capo dello Stato. Dopo aver fatto il suo brevissimo annuncio, Draghi ha salutato con la mano i deputati. Aveva quasi preso la via della porta quando il presidente della Camera Roberto Fico gli ha chiesto di quanto tempo avesse bisogno per la sospensione. Inizialmente smarrito Draghi ha detto "fino a mezzogiorno". E qui un nuovo applauso. Solo due dei tre ministri del M5s hanno seguito dai banchi del governo il breve intervento del premier Mario Draghi questa mattina alla Camera: Federico D'Incà e Fabiana Dadone. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento è stato l'unico dei due ad applaudire in maniera convinta Draghi, alzandosi in piedi quando è scattata l'acclamazione in Aula. Il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli era assente, e quella per le Politiche giovanili, Dadone non ha partecipato alla standing ovation, posizionata all'estremità destra del banco con i ministri leghisti Erika Stefani e Massimo Garavaglia.